Sciopero ex Ilva, «a Taranto adesione all'80%». L'appello al prefetto: «Il documento che consegniamo ha il peso delle famiglie»

Sciopero sindacale in Ilva, a Taranto l'appello al prefetto: «Il documento che consegniamo ha il peso delle famiglie»
Sciopero sindacale in Ilva, a Taranto l'appello al prefetto: «Il documento che consegniamo ha il peso delle famiglie»
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Martedì 20 Luglio 2021, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 15:37

Dalle 7 di oggi è cominciato, in tutto il gruppo Acciaierie d’Italia, uno sciopero di 24 ore indetto dalle sigle metalmeccaniche Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm per protestare contro la situazione in cui versano i vari stabilimenti, a cominciare da Taranto, e lanciare un segnale al Governo. Attraverso Invitalia, lo Stato è ora partner di Acciaierie d’Italia. A Taranto lo sciopero coinvolge anche i lavoratori delle aziende dell’indotto-appalto e multiservizi attraverso le rispettive organizzazioni sindacali.

«Sciopero riuscito: a Taranto adesione all'80%»

«È stata registrata un'altissima adesione allo sciopero di 24 ore indetto in tutti gli stabilimenti del gruppo Acciaierie d'Italia». Lo dichiara in una nota Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile siderurgia. «A Taranto negli impianti l'adesione è stata intorno all'80%, al netto dei comandati per le norme di salvaguardia del sito siderurgico, mentre le imprese dell'indotto si sono fermate totalmente. Adesione sopra il 90% allo stabilimento di Genova di Cornigliano dove è stato deciso lo sciopero di un'ora al giorno fino al 29 luglio. Stabilimenti vuoti con produzione totalmente ferma a Racconigi (Cuneo) e a Legnaro (Padova) con il raggiungimento del 100% di adesioni e a Novi Ligure (Alessandria) la partecipazione è stata superiore al 90%. E infine a Paderno Dugnano (Milano) lo sciopero ha superato il 60%»,spiega Venturi.

L'appello

“Signor prefetto, il documento che oggi vi stiamo consegnando ha un peso molto importante, ha il peso delle famiglie, dei cittadini, dei lavoratori.

Date peso a questo documento, fate capire ai ministri quello che serve per Taranto. Signor prefetto non si disimpegni, faccia il suo”.

È l’appello che un delegato sindacale della Fim Cisl ha lanciato ad alta voce dalla strada verso il rappresentante territoriale del Governo, il prefetto Demetrio Martino, mentre una folta rappresentanza di lavoratori, delegati di fabbrica e sindacalisti delle sigle metalmeccaniche sta manifestando da circa un’ora sotto la Prefettura di Taranto.

Il presidio rientra nello sciopero in corso oggi, per l’intera giornata, in tutto il gruppo Acciaierie d’Italia, ex Ilva, per chiedere al Governo una vera svolta gestionale e societaria ora che lo Stato, attraverso Invitalia, è partner di ArcelorMittal Italia ed esprime il 50 per cento dei voti e detiene il 38 per cento dei delegati. 

Sotto il palazzo del governo a Taranto ci sono striscioni e bandiere delle tre sigle, bianco verdi quelle della Fim Cisl, rosse Fiom Cgil e azzurre per la Uilm. I manifestanti occupano in parte via Anfiteatro e in parte il marciapiede difronte alla Prefettura. Molti portano la mascherina sul volto. 

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