Sava, a scuola arriva una buca delle lettere virtuale per combattere il bullismo. Segnalazioni (anonime) e suggerimenti da parte di studenti e famiglie

Sava, a scuola arriva una buca delle lettere virtuale per combattere il bullismo. Segnalazioni (anonime) e suggerimenti da parte di studenti e famiglie
di Lucia J.IAIA
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Sabato 12 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:51

Raccontare e soprattutto, denunciare soprusi è complicato. Lo è ancora di più durante la già impegnativa età adolescenziale. Di bullismo si parla spesso, anche se poi sono le azioni concrete a fare la differenza. Una interessante iniziativa in tal senso è stata lanciata nella scuola media di Sava, l’istituto comprensivo “Papa Giovanni XXIII”. Da lunedì scorso, infatti, è attiva una casella postale virtuale, elaborata dai referenti per la lotta contro il bullismo e cyber bullismo, Giorgia Doria e Roberto Bascià.

L'idea

Si tratta di un luogo, in questo caso virtuale per garantire l’anonimato, a disposizione di studenti e famiglie. Compilando un semplice form, la scuola potrà raccogliere in modo riservato segnalazioni e suggerimenti. Gli scopi che il progetto intende perseguire sono diversi, dalla verifica e prevenzione del disagio alla promozione dei diritti di tutti. Le informazioni, naturalmente, saranno trattate dalla dirigente, Anna Cosima Calabrese, con la massima riservatezza e utilizzate per migliorare l’azione educativa e, se necessario, per predisporre interventi urgenti.

«L’idea della casella postale virtuale – spiega la dirigente - nasce da un’attenta riflessione sulle reali necessità della nostra utenza, che copre una fascia di età delicata ed ampia». Entrando nel merito dell’iniziativa, Anna Cosima Calabrese chiarisce alcuni aspetti. «Abbiamo simbolicamente scelto il 7 febbraio, giornata internazionale della lotta al bullismo e al cyberbullismo, proprio per dare un segno concreto ed attivare uno spazio in cui raccogliere segnalazioni (firmate o anonime) e suggerimenti, al fine di verificare e prevenire il disagio, promuovendo il rispetto dei diritti di tutti, il benessere relazionale degli alunni e la prevenzione e il contrasto al bullismo e cyber bullismo». Il bullismo rappresenta sul territorio un problema evidentemente sentito.

Da questa premessa, la dirigente focalizza l’attenzione proprio sul ruolo dell’istituzione scolastica.

«Siamo sempre più convinti, e su questo riversiamo ogni sforzo, che il compito primario sia quello di formare cittadini attivi, non di domani, ma già di adesso e fornire loro dei validi punti di riferimento, tra i quali non si deve assolutamente prescindere dalla scuola e dalla famiglia». Ma la scuola intende compiere anche indagini interne? L’intenzione della dirigente non è questa, ma quella di creare sostanzialmente un osservatorio sul fenomeno. La scuola punta così un faro, per non abbassare mai la guardia e nel tentativo di intercettare per tempo situazioni di disagio. «A noi non interessa scovare a tutti i costi un atto di bullismo. La casella postale virtuale anonima – chiarisce la dirigente - vuole essere un mezzo per promuovere in primis il benessere relazionale a scuola e può, contestualmente, diventare un campanello d’allarme nei casi in cui determinati episodi prendano derive inaspettate. Garantisce l’anonimato e il trattamento di ogni caso nella massima riservatezza, per questo l’abbiamo preferita anche ad una casella fisica che potrebbe comunque esporre, visibilmente, un potenziale utente». D’altra parte, il contrasto al bullismo intrapreso dalla “Papa Giovanni XXIII” non passa solo attraverso questo progetto. «La casella postale rappresenta un punto di partenza, per un dialogo continuativo che attueremo a breve e che gli insegnanti Roberto Bascià e Giorgia Doria, rispettivamente referenti per la scuola secondaria di 1° grado e per la primaria, stanno mettendo a punto, consultando esperti e consulenti del settore». Dunque, nuove idee sono in cantiere. «Sì – conferma Anna Cosima Calabrese - stiamo pensando a tanto, perseguendo solo ed esclusivamente la pratica dell’ascolto che, come attori della scuola, sempre favoriremo e auspicheremo».

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