San Pietro in Bevagna, sulle dune della spiaggia nasce un cimitero (abusivo) di barche

San Pietro in Bevagna, sulle dune della spiaggia nasce un cimitero (abusivo) di barche
di Gianluca CERESIO
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Giovedì 3 Marzo 2022, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:45

Un cimitero abusivo delle barche sul demanio marittimo di Torre Borraco. Il discorso dei rifiuti abbandonati nelle strade e nei terreni della litoranea manduriana, tiene banco da tempo ma, questa volta, ad attirare l'attenzione è un vero e proprio cimitero di vecchie imbarcazioni che man mano si è formato sulle dune di San Pietro in Bevagna, più precisamente in località Borraco. Ennesima prova della scarsa presenza di controlli sulla litoranea, in particolare durante la stagione invernale.

Abbandono indisturbato di rifiuti


Proprio questa assenza di sorveglianza favorisce l'abbandono di rifiuti e, nel caso specifico, di vecchi natanti a pochi metri dal mare. Infatti, a circa duecento metri dall'incrocio nei pressi della torre, nel bel mezzo della macchia mediterranea e sulle dune adiacenti alla spiaggia, numerose vecchie imbarcazioni, decrepite ed ormai inutilizzabili, giacciono ormai da tempo abbandonate ma nessuno interviene, in quanto trattasi di rifiuti speciali che necessitano di particolari procedure di rimozione e smaltimento che hanno un certo costo.

La denuncia da parte dei cittadini


Alcuni cittadini che risiedono stabilmente a San Pietro in Bevagna, a poche centinaia di metri da quella spiaggia, riferiscono di avere più volte attenzionato l'amministrazione comunale che fino ad oggi non ha programmato un intervento di bonifica del sito.

Intanto, quando si parla di relitti abbandonati, non si tratta solo di un danno estetico ma anche ambientale, in quanto, spesso i natanti possono contenere batterie esauste e oli che possono inquinare il terreno. Gli esperti diportisti del posto parlano di «triste fenomeno in parte è spiegabile dal fatto che per effettuare la rimozione di vecchie imbarcazioni abbandonate sul demanio, è necessario il rispetto di alcune procedure che permettano alle autorità locali di intervenire. È altresì da porre in conto che, qualora l'iter previsto non venga effettuato entro i tempi previsti e con giusti strumenti, ogni azione rischia di essere immediatamente bloccata».

La questione è ancora più complessa di quanto si possa pensare. Infatti, una volta risolti i passaggi burocratici e le pratiche richieste dalla Capitaneria di Porto, è necessario che dopo la richiesta di rimozione la pratica sia seguita da un'apposita azienda autorizzata. Infatti si tratta di rifiuti speciali, per cui, l'impresa incaricata, prima di procedere alla rimozione delle carcasse, dovrà separare i materiali recuperabili da quelli non riciclabili che vanno smaltiti in apposite discariche per rifiuti speciali. Tutte queste procedure hanno un costo. Ecco spiegato il perché di questi abbandoni sanzionabili che, non essendoci controlli adeguati sulla litoranea, avvengono sempre più frequentemente fino a formare, come nel nostro caso, un vero e proprio cimitero delle barche.

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