Salva-Ilva, il presidente Mattarella ha emanato il “decreto Imprese”

Salva-Ilva, il presidente Mattarella ha emanato il “decreto Imprese”
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Mercoledì 4 Settembre 2019, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 12:34

Attesa finita per la pubblicazione del decreto Salva Imprese. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha emanato ieri il decreto legge relativo alle «Misure urgenti per la tutela del lavoro e la risoluzione di crisi aziendali», approvato dal Consiglio dei Ministri in data 6 agosto. Il provvedimento sarà in Gazzetta Ufficiale entro oggi. Le disposizioni sullo scudo per l'ex Ilva saranno contenute nell'articolo 14.

Sarà modificata la norma originaria, cioè la legge 4 marzo 2015, apportando alcune modificazioni. Innanzitutto sarà sostituita la parola Aia con Piano ambientale per non generare confusione. Sarà aggiunto il periodo dei doveri imposti dal suddetto Piano Ambientale, nonché esecuzione per agganciare l'immunità esclusivamente alla realizzazione del piano ambientale e in base alle varie scadenze dei termini di attuazione per ciascuna prescrizione ivi prevista che venga in rilievo con riferimento alle condotte poste in essere da detti soggetti, ovvero dei più brevi termini che l'affittuario o acquirente si sia impegnato a rispettare nei confronti della gestione commissariale di Ilva in amministrazione straordinaria. Infine, come previsto, resterà ferma la responsabilità in sede penale, civile e amministrativa derivante dalla violazione di norme poste a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Ma anche la questione sicurezza resta in primo piano ad ArcelorMittal. Fim e Uilm hanno proclamato uno sciopero di 24 ore sui tre turni per venerdì 13 settembre a causa della consumata e consolidata condizione di carenza assolutamente inaccettabile dei dispositivi di protezione individuale all'interno di tutto lo stabilimento. Le due sigle sindacali ritengono infatti insufficienti e non risolutive le timide iniziative intraprese dall'azienda per contrapporre una storica anomalia indiscutibilmente nevralgica per l'adeguato proseguimento delle attività. Pronta la risposta dell'azienda che ha precisato precisa come già dai primi di luglio erano presenti 17mila capi lavati e sanificati nelle portinerie e che a oggi nessuna richiesta arrivata al magazzino è stata inevasa. Sempre a luglio, rileva Am, è stato emesso un ordine per l'acquisto di circa 22mila tute in previsione dei bisogni dei mesi a venire. Le prime consegne arriveranno nella seconda metà di settembre per un ritardo che si è creato nel formalizzare l'ordine.

Tuttavia, già da oggi, saranno disponibili mille tute da lavoro provenienti da fornitori diversi. All'iniziativa non si è accodata la Fiom che ha però invitato i lavoratori, ai quali non sono stati forniti dall'azienda tutti i dispositivi di protezione individuale idonei allo svolgimento delle proprie mansioni, ad astenersi dallo svolgere le attività lavorative. Rimanendo nel campo della sicurezza, la Prefettura di Taranto ha reso noto che scade il 20 settembre il temine per la consultazione della popolazione sull'aggiornamento del Piano di emergenza esterna dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal Italia. «I cittadini singoli e associati, nonché enti, organizzazioni e gruppi interessati - spiega la Prefettura - potranno presentare al prefetto, anche tramite i sindaci dei Comuni citati, osservazioni, proposte e richieste su quanto forma oggetto della consultazione».

Sono disponibili «descrizione e caratteristiche dell'area interessata dalla pianificazione; natura dei rischi; azioni previste per la mitigazione e la riduzione degli effetti e delle conseguenze di un incidente; autorità pubbliche coinvolte; azioni previste concernenti il sistema degli allarmi in emergenza e le relative misure di autoprotezione da adottare».
A.Pig.
 

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