Rischia di chiudere Scienze e tecniche dello Sport

Rischia di chiudere Scienze e tecniche dello Sport
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Venerdì 26 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:05

Una nota dolente arriva dall’ambito universitario. Si fanno insistenti, infatti, le notizie già circolate nei giorni scorsi du un’imminente interruzione del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche dello Sport che si tiene a Taranto. A determinare questa eventualità sarebbe la mancanza di docenti conseguenza della carenza di risorse finanziarie.

La protesta

«Se così fosse, si tratterebbe dell’ennesima beffa per il capoluogo ionico e per i suoi giovani, privati di una valida opportunità di studio e di carriera professionale», afferma il consigliere regionale tarantino del Pd Vincenzo Di Gregorio. «Verificherò con gli organi universitari la reale situazione del Corso di laurea in Scienze e Tecniche dello Sport e, laddove si rendesse necessario, coinvolgerò sulla questione l’assessore regionale Sebastiano Leo per comprendere quali margini di intervento sono possibili per non limitare ulteriormente il diritto allo studio delle giovani generazioni del capoluogo ionico e delle aree limitrofe».
Le voci sulla possibile interruzione del corso di laurea in Scienze e Tecniche dello Sport destano seria preoccupazione anche nell’amministrazione comunale a guida Melucci.
L’assessore alla Pubblica Istruzione e Università Maria Luppino si è subito attivata chiamando il coordinatore del corso, il professor Francesco Fischetti, con il quale nei prossimi giorni si terrà un incontro per capire in che modo si possa intervenire a più livelli per scongiurare questo pericolo. Il corso, attualmente, è tenuto negli spazi della “Banca dei saperi”, l’ex sede della Banca d’Italia che ospita anche la facoltà di Medicina.
«Ci preoccupa che nella città dei XX Giochi del Mediterraneo – il commento di Luppino – si ipotizzi l’interruzione di questo corso di laurea.

L’università “Aldo Moro” dimostra in questo modo di non avere a cuore il nostro modello di città, che vede formazione e sviluppo giacere sullo stesso piano, nonostante le numerose risorse e le sedi che l’amministrazione ha garantito all’ateneo, nel pieno rispetto dei protocolli sottoscritti. Per questo siamo rammaricati, perché vorremmo che l’università esercitasse un ruolo chiaro, investendo sulla città non solo a parole. Abbiamo già manifestato piena disponibilità a incontrare i vertici accademici per capire quale contributo dare per superare le criticità».

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