Rifiuti in mare, un progetto di raccolta con le cooperative di pescatori

Rifiuti in mare, un progetto di raccolta con le cooperative di pescatori
di Alessandra MACCHITELLA
3 Minuti di Lettura
Martedì 11 Gennaio 2022, 05:00

I pescatori a difesa del mare. Saranno 41 imbarcazioni della Op pesca Stella Maris e della cooperativa Nuova Mar Jonio, ad occuparsi della raccolta dei rifiuti accidentalmente pescati in mare che d’ora in poi saranno conferiti in appositi contenitori messi a disposizione da Kyma Ambiente - Amiu Taranto

Il progetto

È stata presentata ieri mattina nell’area portuale discesa Vasto “Pescatori cooperatori per Taranto”, l’iniziativa inserita tra le azioni di promozione dell’economia circolare e crescita blu previste nel progetto Sama19 finanziato nell’ambito del Feamp 2014-20 della Regione Puglia e realizzato dall’ats composta dalla capofila Legacooop agroalimentare, da Confcooperative, Agital, Agci, Federpesca, Federcopesca. «Le 41 imbarcazioni impegnate nel progetto – ha dichiarato il presidente di Legacoop Puglia Carmelo Rollo - sono quelle dei pescatori che amano a tal punto il mare che lo ripuliscono dai rifiuti abbandonati da altri. Nella custodia del mare ripartiamo da Taranto con una iniziativa che guarda al futuro. Per questo devo ringraziare il territorio e tutti coloro che hanno reso possibile questa pratica di raccolta dei rifiuti. Sento spesso dire che le risorse in favore del mare vengono spostate altrove, come se il mare fosse una entità a parte rispetto al territorio. Mi auguro che questo atteggiamento venga rivisto perché quello del mare e della pesca è un settore che va sostenuto senza condizioni. Il mare è una delle cose più importanti che abbiamo e sul quale vorremmo costruire il futuro». 
Si tratta di un progetto sperimentale, sostenuto da Kyma Ambiente - Amiu Taranto. «Da diverso tempo ci si sta dedicando a riprogettare il sistema di raccolta di rifiuti di questa città – ha aggiunto Francesco Falcone, consigliere d’amministrazione Kyma Ambiente Amiu Taranto - e stiamo implementando il nuovo servizio anche a favore dei pescatori. L’area sarà monitorata con un nuovo sistema di videosorveglianza e per la raccolta doteremo nuovi strumenti a favore dei pescatori tra cui le famose retine biodegradabili».
Kyma Ambiente metterà a disposizione i carrellati per il conferimento dei rifiuti dispersi in mare e si occuperà di raccolta e smaltimento. «Finalmente prende il via questo programma a cui avevamo dedicato attenzione e progettualità diversi mesi fa e che concretizza la sinergia tra amministrazione, associazioni datoriali e produttori. Insieme per tutelare il nostro mare e rendere più pulita la città di Taranto» aveva così commentato Giampiero Mancarelli, presidente di Kyma Ambiente. 
Il progetto era stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Rinaldo Melucci. «Siamo molto contenti perché in questi anni abbiamo lavorato per un modello di sviluppo alternativo - ha sottolineato Rinaldo Melucci -finalmente sostenibile e che recuperasse le nostre filiere tradizionali. In questo settore lavorano centinaia di famiglie e con il piano delle coste, il riordino delle concessioni, l’uso delle retine biodegradabili e queste iniziative lodevoli, si gioca una partita importante di questa città. Ringrazio anche la Regione Puglia, Emiliano e l’assessore Pentassuglia che si sono spesi insieme anche all’europarlamentare D’Amato per portare a casa gli investimenti che servono per concretizzare certe iniziative. Taranto sta cambiando il suo modello economico e sicuramente questo settore dimostrerà che possiamo fare tante cose in modo innovativo».
A tal proposito l’europarlamentare Rosa D’Amato ha precisato: «Con questo progetto si contribuisce alla raccolta dei rifiuti senza incorrere in sanzioni, perché fino ad oggi i rifiuti pescati accidentalmente rientravano nei rifiuti speciali che richiedevano il pagamento di tasse per il deposito.

Oggi questo problema è superato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA