Duemila multe per colpire gli incivili che abbandonano i rifiuti in strada da quando sono state introdotte le videotrappole in città. Una risposta forte per provare a debellare una cattiva abitudine difficile da sradicare. Per questo il numero delle telecamere nelle strade di Taranto è aumentato.
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I nuovi dispositivi
La società in house del Comune di Taranto, infatti, recentemente ha installato altri 25 nuovi dispositivi, tra il centro e le periferie. Quattro nuove videotrappole nel quartiere Paolo VI, 3 nuovi «occhi elettronici» al quartiere Tamburi, altre 3 in zona Salinella, passando anche per l’area di Taranto 2, Città vecchia, altre 3 lungo alcune traverse di viale Magna Grecia e altri rioni cittadini. Un servizio di monitoraggio che viene effettuato dalla centrale di controllo di Kyma Ambiente, in collaborazione con la Polizia Locale. Un’azione esercitata considerando la vastità del territorio comunale tarantino, che si estende su quasi 250 chilometri quadrati e la sua superficie così sviluppata richiede ovviamente tempo e un adeguato impiego di mezzi e risorse.
I nuovi dispositivi vanno ad aggiungersi ai 60 già attivi su tutto il territorio e che fino ad ora, dato aggiornato alla prima metà di questo mese di maggio, hanno portato alla notifica di oltre 2.000 multe.
Le multe
I filmati hanno incastrato i trasgressori, che ora si ritrovano a dover pagare sanzioni salate.
«Tolleranza zero per chi abbandona ingombranti per strada e sporca la nostra Taranto» - ha aggiunto il presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli. «Chi si rende protagonista di episodi del genere non rispetta il luogo dove vive, a danno di tutti i cittadini. Questi continui ritiri non programmati di rifiuti di grandi dimensioni - ha continuato - rappresentano un costo a carico di tutti. Oltre, ovviamente, a fornire una pessima immagine della città».
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