«Voglio usare parole di verità: nel Borgo di Taranto la raccolta differenziata è davvero deludente, la peggiore della città, e da questo dobbiamo partire». Lo ammette senza nascondersi il presidente di Kyma Ambiente - Amiu, Giampiero Mancarelli: la raccolta differenziata nel cuore di Taranto stenta a decollare e mostra evidenti limiti.
Il progetto
L’azienda sta provando a intervenire, puntando ancora una volta sulla sensibilizzazione e sulla informazione rivolta a residenti e commercianti, attraverso una specifica attività affidata a 50 percettori di reddito di cittadinanza. L’obiettivo è di migliorare la situazione.
Le nuove sentinelle per l’ambiente presidieranno le strade del centro e di altre aree allo scopo di segnalare episodi di abbandono selvaggio (o di errato conferimento) di rifiuti (le segnalazioni verranno inoltrate agli ispettori ambientali della società partecipata del Comune che avvieranno i controlli: se necessario, procederanno a elevare sanzioni a chi non rispetta le regole), ma soprattutto di fornire risposte sul corretto utilizzo dei cassonetti ingegnerizzati (da oltre un anno ad accesso libero, senza l’apposita card che ne consentirebbe l’apertura solo a chi la possiede). Andranno quindi ad ampliare la platea di volontari che da marzo scorso hanno già intrapreso lo stesso percorso. I beneficiari del programma, individuati con la collaborazione della direzione Servizi sociali, saranno impiegati a partire dai prossimi giorni (oggi e domani è prevista la formazione negli uffici di Kyma Ambiente - Amiu a Paolo VI) per 16 ore settimanali: la durata complessiva del progetto, che coinvolge anche la Polizia Locale, è di un anno.
Alla conferenza stampa di presentazione, ieri in piazza Garibaldi, hanno partecipato il presidente Mancarelli (assieme ai componenti del Cda), l’assessore ai Servizi sociali Luana Riso, l’assessore all’Ambiente Laura Di Santo e l’assessore alla Polizia Locale Cosimo Ciraci (sono stati consegnati ai volontari anche gli appositi kit, composti da cappellino, pettorina e materiale per le azioni da svolgere nei vari quartieri). Verranno poi implementati i sopralluoghi nelle zone più bersagliate da episodi di inciviltà (come l’abbandono di ingombranti) e inasprite le sanzioni, per contrastare le cattive abitudini, che spesso coinvolgerebbero negozi, bar e ristoranti.
«Chiediamo soprattutto alle attività commerciali di essere funzionali anche a un’attività di porta a porta che facciamo per loro», ha sottolineato Mancarelli, così da liberare spazio nei cassonetti a favore dei residenti (evitando in questo modo che le buste vengano lasciate al di fuori, con tutte le conseguenze del caso, dalla mancanza di decoro alla puzza nauseabonda). «Non siamo infallibili, ma qui c’è una densità altissima di attività commerciali e residenti: le volumetrie, però, sono giuste». Il 20 novembre è attesa la pubblicazione delle graduatorie di cinque bandi del Mite, che potrebbero significare nuovi fondi per Kyma Ambiente - Amiu, in caso di esito positivo, da destinare alla realizzazione di ulteriori isole ecologiche e centri comunali di raccolta.
«Dobbiamo reinserire quanto prima le card per gli ingegnerizzati: c’è un 30% di evasori che abbiamo stanato», ha puntualizzato inoltre il presidente di Kyma Ambiente - Amiu, ricordando che Taranto ha raggiunto il 27% di raccolta differenziata («nelle prossime settimane la avvieremo negli altri quartieri»).