Scontro tra moto e auto lungo la via del mare: Pulsano piange Christian. Il padre ebbe un incidente nello stesso giorno

Sul posto i soccorritori del 118
Sul posto i soccorritori del 118
di Maria J. IAIA
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Domenica 25 Aprile 2021, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 12:09

Avrebbe compiuto 30 anni tra un paio di settimane, ma il destino con lui è stato davvero crudele. Christian Ventruti, ieri mattina, stava percorrendo, abordo della sua moto Aprilia, via Canne, la strada principale che da Pulsano porta verso il mare, la provinciale 120. Ma lui, su quella litoranea, non è mai arrivato. Secondo una dinamica non ancora chiara, la moto condotta dal giovane lungo un rettilineo è entrata in collisione con un'auto, una Citroen, per cause in corso di accertamento.

 

Il volo della moto contro il muretto 

Lo schianto, purtroppo, non ha dato scampo alla giovane vittima. Dopo l'impatto la sua moto è finita contro un muretto. E per Christian, purtoppo, non c'è stato nulla da fare, nonostante indossasse regolarmente il casco di protezione. Praticamente illeso il conducente della macchina. Sul posto sono intervenuti gli uomini del 118, ma per Christian ogni soccorso è risultato vano. Ora saranno i vigili urbani della cittadina jonica a ricostruire la dinamica del dramma della strada.
La giovane vittima era molto conosciuta a Pulsano. Lavorava nella stazione di servizio dello zio e la notizia della sua tragica scomparsa ha disteso un velo di tristezza e cordoglio nella sua Pulsano dove tutti lo ricordano come un ragazzo solare, sorridente, pieno di vita ed educatissimo.

La disperazione degli amici


«Oggi doveva essere un giorno di festa, ma mentre onoravamo le vittime, gli eroi italiani che ci hanno donato la libertà - ha detto il primo cittadino di Pulsano Francesco Lupoli - una notizia, una di quelle che non vorresti mai sentire, ha letteralmente fatto calare il buio sui nostri cuori, annullando qualsiasi emozione di gioia e festa». Lupoli descrive Christian Ventruti e non nasconde l'emozione. «Un figlio della nostra terra, un ragazzo perbene, educato, lavoratore con cui avevo il piacere di scherzare quasi ogni giorno. Come sindaco, come uomo che lo conosceva, ma soprattutto come padre, non trovo le parole per esprimere il mio cordoglio e non oso immaginare le tenebre calate sui suoi genitori. Possiamo solo ricordare il ragazzo che era e l'uomo che stava diventando». Tantissimi i messaggi di cordoglio sulle bacheche social dei suoi amici che, con dolore e difficoltà, lo salutano e lo ricordano.
«Sei e sarai sempre una persona speciale», scrive un amico e sono centinaia i pensieri rivolti per la giovane vittima. «Sarebbe bello se questo fosse uno dei suoi scherzi perché Christian amava ridere.

Ci prendevamo in giro ogni giorno - ricorda un'amica - mi mancherà da morire».

Il triste destino del padre nella stessa data


Ma sono le parole dello stesso Christian in realtà, a dire tanto di lui e di quella grandissima voglia di guardare avanti, pensando al futuro.
«La vita non è trovare se stessi - scriveva di recente il ragazzo - la vita è creare se stessi». Una possibilità che, purtroppo, gli è stata negata dal destino. E fa rabbrividire la coincidenza tra l'incidente di ieri e quello che coinvolse nella stessa data, il padre del ragazzo. Il 25 aprire di 36 anni fa, anche l'uomo infatti, si trovava in una auto con altri amici quando rimase gravemente ferito a causa di un sinistro stradale. «Chi non ha affrontato le difficoltà non conosce la propria forza», quando il giovane scrisse questo post a metà febbraio non avrebbe mai immaginato che quella forza sarebbe dovuta servire a chi lo ha amato per tentare di superare un momento così drammatico come questo.
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