Da qualche giorno per portare a spasso il proprio cane per le vie di Manduria, non basta munirsi di sacchetto per la raccolta dei ricordini solidi che lascia l'amico peloso, ma bisogna portarsi dietro anche una bottiglia con dell'acqua per sciacquare il terreno. Lo stabilisce un'ordinanza firmata dal sindaco della città Messapica, Gregorio Pecoraro, che si appella a motivi di natura igienica sanitaria ma non solo.
Il provvedimento
La misura, spiega l'atto sindacale, è necessaria anche a dare risposta alle numerose proteste di cittadini che lamentano la presenza di materiale organico e liquido animale su marciapiedi, piazze e luoghi pubblici in genere. Fenomeno mal tollerato da molti ed esistito da sempre che in questo periodo di lockdown sta moltiplicando i suoi effetti per l'aumento delle uscite dei cani anche in orari insoliti e ripetuti più volte al giorno. Ed ecco quindi l'ordinanza che impartisce dettagliatamente le regole che devono rispettare i proprietari di cani o loro custodi: tutti sono obbligati alla «raccolta immediata degli escrementi solidi dell'animale ed il loro regolare smaltimento nonché la pulizia del suolo, mediante getto d'acqua, a seguito di urina canina».
Oltre al guinzaglio e alla museruola, dunque, prima di portare a spasso l'animale a quattro zampe, l'accompagnatore non dovrà dimenticare gli strumenti per la raccolta e smaltimento e il contenitore dell'acqua. Bisogna insomma ricordarsi, si legge nell'ordinanza, «di essere sempre forniti di strumenti idonei a raccogliere eventuali deiezioni prodotte dai loro animali, quali sacchetti o apposita paletta nonchè opportuni contenitori d'acqua (bottiglie) per bagnare adeguatamente l'urina canina nell'immediatezza dell'espletamento del bisogno fisiologico». Vale sempre l'obbligo, specifica l'imposizione del sindaco, «sull'utilizzo del guinzaglio di una misura massima pari a metri 1,50 e museruola durante la conduzione dell'animale nei luoghi pubblici o di uso pubblico e di assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone ed animali rispetto al contesto in cui vive».
La campagna di sensibilizzazione
L'ordinanza che richiama una precedente pubblicata nel 2016 da un'altra amministrazione ma di fatto mai applicata, non è stata adeguatamente diffusa tra la popolazione ma solo pubblicata sull'albo pretorio dell'ente. Un principio di campagna di sensibilizzazione sui corretti comportamenti di chi possiede animali da affezione, è comparsa qualche giorno fa sulla piazza Giovanni XXIII, una delle aree a verde della cittadina, dove sono stati affissi dei cartelli che vietano l'ingresso nelle aiuole degli animali accompagnati e obbligano i padroni a raccogliere gli escrementi che i loro amici a quattro zampe lasciano lungo il cammino.
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