Studente ha un arresto cardiaco a scuola, il professore gli salva la vita

Studente ha un arresto cardiaco a scuola, il professore gli salva la vita
di Nazareno DINOI
3 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Settembre 2019, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 13:10
È svenuto all'improvviso a scuola durante l'ora di ginnastica e sotto gli occhi dei suoi compagni. A quel punto prontissimo e decisivo si è rivelato l'intervento del suo docente.
Il professore di scienze motorie, infatti, ha chiesto l'intervento del 118 ma soprattutto si è reso conto che il ragazzo era in arresto cardiaco gli ha praticato il massaggio cardiaco sino all'arrivo dell'equipe medica. Un intervento determinante che ha salvato il malcapitato.
Paura ieri mattina nell'istituto Pacinotti di Taranto. Uno studente tarantino di diciassette anni ha accusato un malore mentre faceva lezione in palestra. All'improvviso si è accasciato sul pavimento ed ha perso conoscenza.
In quei momenti di autentico panico, però, il suo docente di scienze motorie, il professore Mauro Alessano, ha mantenuto il sangue freddo. Ha richiesto l'intervento dell'ambulanza ed ha praticato allo studente il massaggio cardiaco nei minuti necessari al 118 per raggiungere la scuola. Sul posto sono giunti due equipaggi di soccorso avanzato. I sanitari al loro arrivo hanno continuato le manovre di soccorso.
Dopo alcune scariche di defibrillatore il cuore dello studente ha fortunatamente ripreso a battere. Poco dopo il giovane è stato condotto alla vicina clinica Villa Verde, centro di eccellenza tarantino, dove è stato ricoverato e dove si è risvegliato senza alcun apparente danno neurologico. Decisiva si è rivelata proprio la prontezza del suo docente e il massaggio cardiaco che ha praticato in quei primissimi e determinanti minuti di malore.
«Stavamo facendo lezione - racconta il professore di educazione fisica Mauro Alessano -. Avevamo iniziato con una prima fase di teoria con il collega, poi ho sistemato il tavolo per permettere ai ragazzi di giocare a tennis tavolo. È accaduto a quel punto che un ragazzo abbia inavvertitamente rotto una pallina, mi ero allontanato per vedere dove era finita la pallina. Il prof ha così fatto correre i ragazzi, loro hanno fatto venti metri e uno di loro si è accasciato improvvisamente».
Sono stati davvero attimi di panico. «I ragazzi hanno urlato e dato l'allarme, sono rientrato subito, ci siamo subito resi conto che non era cosciente, abbiamo chiamato il 118 e abbiamo iniziato a fare il messaggio cardiaco». «Sono sei, sette anni che facciamo un corso per l'utilizzo del defibrillatore per il massaggi cardiaco in collaborazione con il 118, e in questi anni abbiamo formato circa trecento ragazzi che sanno cosa fare in questi casi».
Il professore ha continuato ad effettuare ininterrottamente per 9 minuti le compressioni toraciche sotto la supervisione della Centrale Operativa 118 di Taranto. All'arrivo sul posto di due equipaggi del 118 mandati in codice rosso, di cui uno con infermiere e l'altro con medico e infermiere, il ragazzo è stato defibrillato e stabilizzato. «Il professore - ha detto il direttore del 118 di Taranto Mario Balzanelli - ha dimostrato da anni una particolare sensibilità e ha chiesto al sistema 118 di addestrare gli studenti della sua scuola, avendo lui stesso l'umiltà e la caparbietà di mettersi in discussione anche come discente. Così è intervenuto in modo appropriato, ha riconosciuto l'arresto cardiaco, ha fatto correttamente chiamare il 118, ha iniziato un massaggio cardiaco ininterrotto, che ha fatto la differenza: in 9 minuti è arrivato il 118, ma se nessuno avesse fatto così bene quel massaggio cardiaco, forse avremmo recuperato il cuore di una persona in stato vegetativo».
Quindi l'appello e chi potrebbe in futuro trovarsi di fronte a situazioni simili e al governo: «Quando noi diciamo che il primo soccorso deve essere insegnato a scuola, non lo facciamo per un fatto meramente culturale, ma perché queste competenze salvano realmente la vita. L'appello perciò è per il ministro Fioramonti affinché attivi al più presto il primo soccorso nella scuola italiana. Perché permette davvero di salvare vite».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA