Primo Maggio a Taranto per Emergency: «La Puglia della bellezza sia la nostra ispirazione»

Primo Maggio a Taranto per Emergency: «La Puglia della bellezza sia la nostra ispirazione»
di Ilaria MARINACI
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Sabato 2 Maggio 2020, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 16:47

«Dalle nostre case insieme a Elisa ci siamo uniti per Taranto, sognando il suo mare, il suo cielo, la sua aria! In questi giorni di emergenza è importante non dimenticarla e lasciarci ispirare dalla bellezza di casa nostra! Quest’anno Uno Maggio Taranto Libero e Pensante sostiene la raccolta fondi di Emergency per esprimere solidarietà a chi non ha diritto alla cura». Con queste parole i Negramaro hanno presentato la loro partecipazione con Elisa (ognuno da casa propria) al docufilm “Liberi e Pensanti Uno Maggio Taranto”, andato in onda ieri sera su La7, come spin off alla trasmissione “Propaganda Live”.
 



Non potendo organizzare il consueto concertone, si è deciso per un omaggio alla città jonica raccontata attraverso le parole degli attivisti e gli interventi artistici di attori e musicisti. Oltre ai Negramaro con Elisa, Elio Germano, Carolina Crescentini, Zerocalcare, Ghemon, Vinicio Capossela, Piero Pelù, Brunori Sas, Samuel, Manuel Agnelli, Rodrigo D'Erasmo, Fabio Rondanini, Niccolò Fabi, Coma_Cose, Mama Marjas e Gabriella Martinelli, la cantautrice tarantina che quest’anno ha portato sul palco dell’Ariston la canzone “Il gigante d’acciaio”, sull’Ilva, in gara nelle Nuove Proposte.

Già nel pomeriggio, Sangiorgi aveva postato un messaggio sul profilo della manifestazione organizzata dal Comitato con la direzione artistica di Michele Riondino, Antonio Diodato e Roy Paci. Poche parole prima di cantare – collegato con Raffaele Casarano che lo ha accompagnato al sax – “Quannu te llai la facce”, canzone della tradizione popolare salentina. «Ciao Taranto, ciao Puglia, ciao casa. Sono felice in questo Primo Maggio – ha detto Giuliano – di essere con voi, perché mi mancate, ci mancate, ci manca casa, ci mancate tutti. Vorrei dedicarvi un vecchio canto della nostra tradizione sperando che possano tornare i vecchi tempi, io ne sono certo, in cui il cielo, il mare, l’aria a Taranto torneranno a essere puliti tanto da ispirarci ancora nuove canzoni belle come questa».

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