Primitivo: congelato il nuovo disciplinare

Un calice di vino primitivo
Un calice di vino primitivo
di Nazareno DINOI
4 Minuti di Lettura
Sabato 4 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 20:17

Il nuovo disciplinare del Primitivo di Manduria con la Docg che cancella la Doc, può attendere. Con una mossa che ha sorpreso tutti, ieri sera il Consiglio d’amministrazione del Consorzio di Tutela del Primitivo, al termine di attente e molto curate spiegazioni, tutte all’insegna dell’apertura e della condivisione, ha deciso di ritirare il punto all’ordine del giorno rimandandolo a tempi migliori.

La decisione

La decisione esposta dalla presidente Novella Pastorelli e dai due vice Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie ai circa ottanta soci presenti, è stata accolta con un applauso liberatorio dell’assemblea che ha gradito lo sforzo dei dirigenti che sino a qualche ora prima davano l’impressione di volere chiudere la partita a favore di quell’agognata «G» sull’etichetta. «Prendiamo atto che la scelta non ha ancora la necessaria condivisione del mondo produttivo», hanno detto gli esponenti del Cda che hanno illustrato la nuova tabella di marcia per ottenere un disciplinare che abbia un consenso più ampio possibile. 

Cosa succederà ora

 Si è deciso quindi di congelare tutto sino a tutta la prossima vendemmia per poi riprendere il discorso nel tardo autunno con una sfilza di incontri con i soci ed anche i non soci proprio per allargare al massimo il consenso.

Se tutto va bene, si è detto ieri, la nuova bozza allargata alle esigenze di tutti, o comunque della maggior parte dei viticultori del Primitivo, sarà pronta nella prossima primavera. Tempi relativamente lunghi per chi vedeva già «l’affare» della Docg sul proprio marchio di fabbrica. Un sollievo, invece, per chi ieri si era presentato con l’intenzione di dissotterrare l'ascia di guerra.

La lettera

A dare coraggio a questi ultimi è stata una inaspettata lettera del sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, fatta pervenire alla dirigenza consortile e inviata per conoscenza agli altri sindaci dei diciassette comuni dell’areale del Primitivo Doc. 
Una lettera dai contenuti molto duri a difesa della storica Doc dove primo cittadino non ha risparmiato accuse di «scippo della nostra Doc» rivolte al CdA. L’intervento del sindaco di Manduria non è stato molto gradito dalla maggioranza dell’assemblea e tantomeno dai vertici del Consorzio che l’hanno giudicata «un’ingerenza politica assolutamente fuori luogo». Che abbia comunque influito questa lettera sulla decisione di soprassedere, sarebbe da escludere perché, a sentire i componenti del governo del Primitivo, la loro scelta era stata già discussa e approvata in forma ristretta prima di esporla al resto dei soci. Saranno più che soddisfatti gli oppositori della Docg che in questi giorni erano usciti allo scoperto.  
 Tra questi, il primo, il produttore e socio Salvatore Tatullo che in un intervento pubblico aveva lanciato l’allarme definendo la Docg «una vera iattura per il Primitivo», paventando addirittura una macchinazione politica farcita di interessi economici di chi vorrebbe impadronirsi dell’eredità della Doc sul Primitivo: «Il Primitivo Salento Igt non vede l’ora di occupare il posto della nostra Doc», avvertiva Tatullo nei suoi interventi. A lui si è poi accodato l’imprenditore manduriano del Primitivo, Gregory Perrucci della «Cantine Felline» (quarta per fatturato dopo le storiche cantine cooperative manduriane) e l’altro famosissimo Gianfranco Fino, produttore di un Primitivo pluripremiato da tutte le guide. Assodata la sospensione del nuovo disciplinare, l’affollata assemblea ha poi proceduto alle delicate fasi di voto per l’elezione del collegio sindacale del Consorzio i cui lavori di spoglio sono proseguiti sino a tarda sera. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA