Prestazioni mai eseguite, presunta truffa ai danni dell'Asl sul servizio disabili: interdizione per il ​rappresentante legale coop Nuova Luce

Prestazioni mai eseguite, presunta truffa ai danni dell'Asl sul servizio disabili: interdizione per il rappresentante legale coop Nuova Luce
Prestazioni mai eseguite, presunta truffa ai danni dell'Asl sul servizio disabili: interdizione per il ​rappresentante legale coop Nuova Luce
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Martedì 20 Luglio 2021, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 17:25

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Taranto hanno eseguito una misura cautelare interdittiva, per la durata di 12 mesi, nei confronti del legale rappresentante della cooperativa Nuova Luce, che si occupa per conto dell'Asl del servizio di assistenza domiciliare a pazienti disabili, per truffa aggravata e continuata e tentata truffa.

L'accusa

Secondo l'accusa, l'Asl sarebbe stata indotta con «artifizi e raggiri» a erogare 237.672,17 euro in pagamento di prestazioni di assistenza mai eseguite e c'è anche il tentativo di ottenere altri 245.132,79 euro per analoghe prestazioni «mai effettuate».

Dopo accertamenti bancari e patrimoniali, gli investigatori hanno individuato i conti correnti bancari dove sono stati versati gli emolumenti. I Carabinieri del Nas hanno eseguito così anche il decreto di sequestro di tutti i conti bancari e postali, depositi al risparmio, titoli, cassette di sicurezza, oltre a denaro contante, beni mobili e immobili, aziende, quote di società e di ogni altro bene intestato alla cooperativa e all'indagato, a Taranto e provincia, fino a raggiungere il valore di 237.672,17 euro.

La misura interdittiva e l'ordinanza di sequestro sono state firmate dal gip Benedetto Ruberto su richiesta del sostituto procuratore Antonio Natale.

La nota Asl

In merito agli articoli di stampa relativi alla misura cautelare interdittiva, eseguita nei confronti del legale rappresentante di una cooperativa contrattualizzata con questa Asl Taranto, si osserva che gli uffici Asl interessati hanno collaborato, su precisa volontà degli inquirenti, fornendo quanto richiesto in sede di indagini preliminari.

I centri diurni interessati afferiscono a due Ambiti territoriali del versante occidentale della provincia ionica. Nello specifico, il servizio convenzionato si riferisce ad attività socio-riabilitativa per pazienti disabili. L’affidamento alla cooperativa in questione scaturisce da esiti di bandi di gara comunali ad evidenza pubblica per la gestione del servizio ex art. 60 Regolamento Regionale 4/2007. L’Ambito in cui ha sede il centro diurno e la Asl compartecipano al 50% al rimborso della spesa relativa alla retta di frequenza del centro. I singoli Comuni si attivano per il rimborso della quota sociale, qualora le famiglie non abbiano i mezzi per farvi fronte, attraverso i Buoni Servizio regionali”.

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