Preoccupano i giovanissimi. Ricoverato anche un 16enne

Preoccupano i giovanissimi. Ricoverato anche un 16enne
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Domenica 6 Settembre 2020, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 11:09
La nuova ondata dei contagi da coronavirus in provincia di Taranto comincia a riempire nuovamente il reparto di malattie infettive dell'ospedale San Giuseppe Moscati. Il cui personale, dopo il periodo felice del Covid-free, durato da fine luglio sino alla metà di agosto, ha nuovamente a che fare con pazienti contagiati dal virus. Erano 26, ieri, i letti occupati nella sezione di isolamento, alcuni dei quali giovanissimi.
Tra i pazienti positivi, addirittura un sedicenne. A fargli compagnia un 19enne, un ventenne, un 21enne e via crescendo per un'età molto bassa che, tranne poche eccezioni, non supera i sessant'anni. Su dove e in quali occasioni costoro abbiamo contratto il virus, non è dato sapere. Si tratterà comunque dei contagi cosiddetti da rientro, quelli cioè che hanno portato il virus da altre regioni o paesi esteri i quali, monitorati dal personale Asl addetto all'assistenza degli asintomatici, sono tenuti in quarantena domiciliare ma che per varie ragioni presentano peggioramenti dello stato di salute rendendo così necessario il ricovero in ospedale. Nessuno di loro, comunque, versa in condizioni critiche.
Discorso a parte meritano i ricoverati provenienti dalla Residenza sanitaria per anziani Villa Genusia di Ginosa, sempre nel tarantino, dove un focolaio di coronavirus ha sinora infettato 35 persone tra personale sanitario e ospiti. Dieci di loro, molti dei quali ultranovantenni, sono stati trasferiti, tra ieri e l'altro, nello stesso reparto infettivi del Moscati di Taranto. Le loro condizioni non sarebbero critiche, ma l'età avanzata e le pregresse patologie di cui soffrono hanno consigliato i responsabili della Rsa, in accordo con i sanitari del dipartimento di prevenzione della Asl, a trovare per loro una sistemazione più sicura. Anche per tenerli lontani dagli altri anziani ancora non infetti attualmente tenuti in stretto isolamento nella struttura gestita da una cooperativa convenzionata con il Servizio sanitario regionale e con la Asl ionica. Una esigenza questa espressa anche dal sindaco di Ginosa, Vito Parisi che facendosi interprete degli umori e della preoccupazione dei suoi concittadini e del personale ancora in servizio nella Rsa, ha dichiarato l'opportunità di allontanare tutti gli anziani infetti per evitare che il contagio si allarghi e infetti tutti gli altri.
Il rialzo dei contagi in tutta l'area ionica mostra la prova plastica nel bollettino epidemiologico regionale che dall'inizio dell'emergenza sanitaria monitora e diffonde i dati dei contagi aggiornati alle 24 ore precedenti. Dopo diverse settimane di segno zero, i contagiati della provincia di Taranto mostrano ora cifre che non si erano avute neanche nel periodo più nero della pandemia. E non solo perché provenienti dalla Rsa ginosina. Ieri, ad esempio, i nuovi positivi segnalati sulle sponde del Golfo di Taranto sono stati 8.
«Da attribuire fa sapere il direttore generale della Asl, Stefano Rossi -, a soggetti i cui congiunti erano risultati già positivi nei giorni scorsi. I pazienti, tutti asintomatici prosegue il dg -, sono seguiti costantemente e con attenzione dal dipartimento di prevenzione attraverso i tecnici e medici». Quindi seguiti a domicilio, diversi dagli attualmente ricoverati negli infettivi tra cui diversi giovanissimi.
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