Dall'acquario «più bello del Mediterraneo» alla facoltà di Medicina, Conte disegna il futuro di Taranto. «Come Genova, qui per sostenervi»

Conte apre il cantiere del nuovo ospedale
Conte apre il cantiere del nuovo ospedale
di Tiziana FABBIANO
3 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Ottobre 2020, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 20:34

Riconversione green per Taranto. Con un sostegno forte del Governo per abbandonare gradualmente la monocultura dell'acciaio e puntare su cultura e blue economy. Ma anche sulle infrastrutture, come il nuovo ospedale. E sull'acquario, «che sarà il più bello del Mediterraneo», ha annunciato il premier: «Stiamo lavorando intensamente per costruire un’altra occasione di sviluppo, capace di coniugare attrazione turistica e ricerca. Faremo di tutto per realizzarlo in tempi brevi». La struttura sorgerà nell'ex Stazione Torpediniere. Accelerazione è la parola d'ordine. «Come per il ponte di Genova. Siamo qui per sostenervi. Bisogna fare presto. Dobbiamo fare in tempo, non esiste che in Italia ci vogliano 2 anni, 3 anni, 4 anni, 5 anni per un'opera».  Lo ha detto a Taranto il premier Giuseppe Conte aprendo la cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo ospedale San Cataldo.

Il premier è partito da questo cantiere nella sua visita istituzionale a Taranto, durata alcune ore, iniziata stamattina e terminata alle 16,30 - con la ripartenza del volo verso Roma. 

Il futuro "San Cataldo" è stata la prima tappa dal suo arrivo in aereo all'aeroporto Arlotta di Taranto-Grottaglie. Nella sua giornata tarantina, in cui il premier è  stato accompagnato da 7 ministri. 


Conte ha poi inaugurato il corso di Laurea in Medicina nell'ex sede della Banca d'Italia e poi ha partecipato alla sottoscrizione in Prefettura di accordi nell'ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per Taranto.


Il premier è stato accolto nella sua visita nel capoluogo jonico  dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal sindaco Rinaldo Melucci, dal prefetto Demetrio Martino, dal presidente della Provincia Giovanni Gugliotti, dal direttore generale della Asl di Taranto Stefano Rossi e dalle altre autorità religiose ed economiche, tra cui l'arcivescovo Filippo Santoro.

L'inaugurazione del corso di laurea in Medicina è avvenuta alla presenza del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, del ministro dei Trasporti Paola De Micheli, del vice ministro della Salute Pierpaolo Silleri e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il senatore tarantino Mario Turco. 

Quindi in Prefettura si è passati alle firme: la sottoscrizione degli accordi del Cis, con gli altri ministri e le autorità politiche ma anche militari. Il contratto ha una dotazione di oltre un miliardo di euro e prevede unaserie di progetti di diversificazione. I progetti riguardano soprattutto  l'insediamento nell'area dell'ex Yard Belleli del gruppo Ferretti, l'accordo tra amministrazioni per la dismissione dagli usi militari ed il recupero e la valorizzazione culturale e turistica dell'area «Stazione torpediniere» nel Mar Piccolo di Taranto, la riqualificazione della città vecchia. 

«Chiudere un polo siderurgico in Italia è un problema di sistema, ma noi vogliamo accelerare la transizione energetica, la svolta verde. Arrivano anche i soldi del Recovery Fund e abbiamo la possibilità di farlo», ha detto poi a proposito dell'ex Ilva, incontrando infine le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici e promettendo una nuova visita a Taranto. Un'altra giornata dedicata al siderurgico.  Di certo oggi la fabbrica dell'acciaio è rimasta sullo sfondo, lasciando il posto da protagonista a una prospettiva nuova: culturale, turistica, legata all'istruzione e all'economia del mare.