Nuovo operatore al porto, arrivano i turchi di Medkon

Confermato quanto anticipato da Yilport per far crescere il traffico nello scalo jonico che continua a far registrare cali di movimentazione container

Nuovo operatore al porto, arrivano i turchi di Medkon
di Domenico PALMIOTTI
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Venerdì 31 Marzo 2023, 05:00

Medkon Lines, operatore turco, conferma l’approdo nel porto di Taranto. È una nuova linea per il terminal container gestito da Yilport, anch’esso gruppo turco.

Il calendario

Ieri si è conosciuto il calendario degli approdi e Medkon Lines per ora ha programmato due toccate a Taranto: il 29 aprile e il 19 maggio. La linea è la Medkon Mersin. E la rotta attraversa i porti di Turchia, Spagna, Tunisia e Italia. Medkon è un operatore intramediterraneo. Al momento è previsto che faccia scalo a Taranto ogni due settimane.
Nei giorni scorsi uno dei siti specializzati in economia marittima aveva affermato che dal piano di Medkon non si evinceva alcuna tappa a Taranto e che forse l’arrivo di quest’operatore era stato annunciato da Yilport solo per accreditare all’esterno, e soprattutto verso l’Autorità portuale, il proprio impegno nella crescita del terminal container. Anche perché Yilport è sotto verifica rispetto agli obiettivi fissati nella concessione dell’infrastruttura. La notizia dell’assenza di Medkon non era stata commentata né dall’Authority, né dai sindacati di categoria, a cui la stessa Yilport, lo scorso 13 marzo, aveva fatto il nome del nuovo operatore turco. Ieri, poi, l’ufficializzazione degli approdi calendarizzati nei prossimi due mesi. Da gennaio, intanto, scala Taranto anche la compagnia Kalipso, anche se per quest’ultima sarebbe ultimamente emerso un rallentamento dell’attività a seguito della riprogrammazione di traffici e rotte. 

I numeri

Lo scorso anno il porto ha chiuso il bilancio col segno meno: 16,9 per cento. Si sono salvate solo alcune voci specifiche, come il traffico container in aumento del 121 per cento, ma si partiva da livelli molto bassi toccati nel 2021, e il transito dei passeggeri delle crociere, cresciuto del 35 per cento perché il 2022 ha visto più di 50 approdi nel porto di Taranto ed è stato un anno che ha segnato l’uscita dalle difficoltà del Covid. 
Il 2023 non è cominciato per niente bene. Per ora ci sono solo i dati di gennaio e anche essi, complessivamente, esprimono il segno meno. Ma l’impatto non è pesante. E soprattutto non è più a due cifre. A gennaio 2022 il calo era stato sullo stesso mese del 2021 del 31 per cento. Nel 2023 sul 2022 è stato invece del 4,1 per cento. Forse potrebbe essere un avvio di ripresa.

Il totale generale delle merci di gennaio scorso sfiora il milione di tonnellate. Per l’esattezza 992.479 tonnellate. Un anno fa, invece, erano state 1.034.801 tonnellate.

La diminuzione in valori assoluti è di 42.322 tonnellate. Rinfuse liquide per l’industria petrolifera e rinfuse solide per quella siderurgica, che sono tra le principali merci movimentate dal porto, sono in ripresa rispetto ad un anno fa. Il totale rinfuse cresce del 22,9 per cento e in dettaglio quelle solide stanno a più 5,5 mentre quelle liquide a più 73,4.
Arretra il movimento container, che a gennaio, rispetto ad un anno fa, è stato in calo del 66,2 per cento, passando da 10.957 a 3.700, cioè 7.257 teu (l’unità di misura dei container) in meno. Nel traffico generale diminuiscono più gli imbarchi, -7,7, rispetto agli sbarchi, che registrano -0,6. Anche per i container il regresso è maggiore sugli imbarchi, col 93,1 per cento in meno - sono stati caricati appena 454 teu contro i 6,572 di gennaio 2022 -, rispetto agli sbarchi, calati del 26 per cento. Infine, zero traffico passeggeri perché non c’è ancora attività croceristica mentre per il movimento delle navi la flessione è contenuta in cinque unità in meno.

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