Dalla pizzeria di famiglia a Massafra al restaurant-bar ad Abu Dhabi: ecco lo chef che ha conquistato gli Emirati Arabi

Dalla pizzeria di famiglia a Massafra al restaurant-bar ad Abu Dhabi: ecco lo chef che ha conquistato gli Emirati Arabi
di Lucia J. IAIA
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Lunedì 23 Gennaio 2023, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 14:41

Uno dei suoi piatti principali è a base di burrata ma la terra jonica, Vincenzo Delgiudice l’ha voluta ricreare soprattutto nel design interno del suo “Cave” ad Abu Dhabi. «Ho deciso che per il mio restaurant-bar dovevo portare un pezzo della mia Massafra con me», racconta Vincenzo Delgiudice, 27 anni. E in effetti, il suo locale ricorda molto le grotte che caratterizzano le gravine di Massafra.

Il ristorante negli Emirati Arabi

Prevale il grigio della pietra ed il marrone chiaro degli arredi. Il grande bancone al centro dove Vincenzo Delgiudice prepara tapas nei modi e con gli ingredienti più svariati sembra un unico grande masso. Le pareti presentano le tipiche cavità delle caverne e sono straordinari gli ulivi che, illuminati dal basso e a ridosso dei tavolini, restituiscono al visitatore proprio una bellissima fotografia della Puglia. «Le nostre grotte massafresi sono ricche di storia antica e da lì – racconta il giovane chef - ho iniziato ad immaginare il mio ristorante. Il nome che ho scelto è "Cave". In italiano si traduce appunto, grotta ed è così che il mio ristorante si presenta, con un design unico e travolgente». 


L’idea piace a quelle latitudini del mondo, tanto che la sua impresa, (davvero non c’è termine migliore per descriverla), è ormai decollata negli Emirati Arabi.«Abbiamo aperto da appena due settimane - racconta con orgoglio - ed è già un successone. È uno dei locali più in voga della zona, con gente che percorre chilometri in auto provenendo da Dubai e da altre città limitrofe.

Sono fiducioso e felice che la mia terra, i miei sforzi siano apprezzati». 

Chi è lo chef Delgiudice


Ma Vincenzo Delgiudice, seppur ancora molto giovane, ha già una lunga esperienza alle spalle nel campo della ristorazione. «Quando avevo 14 anni – ricorda – ha mosso i primi passi nella pizzeria della mia famiglia. Nel frattempo, ho frequentato la scuola alberghiera di Castellaneta, dove mi sono diplomato e poi, la passione per la cucina è cresciuta sempre di più».
Delgiudice comincia a viaggiare. Impara diverse lingue e allo stesso tempo, tanti modi di cucinare. Eppure, la Puglia resta sempre al primo posto. «Amo viaggiare, imparare lingue e cucinare. Ho fatto della mia passione un lavoro, andando via di casa poco più che maggiorenne ed ho lavorato in Germania, Spagna, Cina, Inghilterra, Kazakhstan, nord e sud Italia ed infine Abu Dhabi. In ogni mio viaggio, ho portato la Puglia nel cuore e non ho trovato da nessuna parte al mondo i prodotti buoni come quelli della mia terra, impreziositi dall’atmosfera unica che essa sa regalare». 
Lo chef Delgiudice non è dunque, un improvvisato, anzi. «Ho fatto la gavetta in alcuni dei migliori ristoranti al mondo, apprendendo tanto a livello professionale e di crescita personale. Ho imparato 5 lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco, russo e sto apprendendo l’arabo)». 


Ma perché si servono tapas in un locale che sembra una grotta negli Emirati Arabi? Delgiudice sorride e chiarisce che c’è convivialità attorno quel cibo che è sempre, supportato da prodotti ricercati e di alta qualità, come la burrata pugliese appunto. Di sicuro lui non è un tipo che si arrende facilmente o teme il rischio e la fatica. «Sono partito dal fondo, da zero ma con tanti sogni nel cassetto. Con tenacia, caparbietà e sacrifici li sto pian piano realizzando». 
Sono tanti i giovani come Delgiudice che trovano all’estero ciò che cercano, più che in Italia. Ma lo chef puntualizza sull’importanza comunque, di viaggiare e d’imparare, prima di lanciarsi in un’idea. «Io sono convinto che i ragazzi abbiano un potenziale immenso e fare esperienze fuori dai confini nazionali aiuta a crescere in modo esponenziale. Un consiglio che voglio dare ai giovani è quello di pensare in grande, perseverare e agire sempre con caparbietà nella direzione che porta a realizzare i propri obiettivi». 
D’altra parte, chi ama la propria terra come il giovane chef di Massafra, una finestra aperta sull’Italia la lascia sempre. «Poi – conclude - se ci dovessero essere i presupposti per tornare in patria ben venga, la Puglia per me resta sempre il posto più meraviglioso al mondo». 
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