«Vendo i biglietti per i concerti dei Maroon Five e dei Foo Fighters»: scoperta truffa on line

«Vendo i biglietti per i concerti dei Maroon Five e dei Foo Fighters»: scoperta truffa on line
2 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Ottobre 2019, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 11:24
Tante le truffe online di cui si sta occupando la magistratura di Taranto, fra udienze preliminari e processi sbarcati all'esame dei giudici.
Altri tre casi, fra i più recenti, due sono alla definizione mentre un altro è stato definito dal gup del tribunale con un triplice rinvio a giudizio. Le vicende giudiziarie riguardano la vendita fittizia di beni: biglietti di concerti, oppure addirittura di cani e robot da cucina.

Derubato on line di tutti i risparmi, il giudice condanna Poste italiane

Vanno in vacanza in montagna, ma trovano la villetta occupata: scatta la denuncia

Resort al mare e cellulari: pizzicati 37 truffatori in pochi mesi

In due dei tre procedimenti è coinvolta una tarantina. In una circostanza è accusata di aver diviso con la presunta complice i proventi della vendita di due biglietti per il concerto del gruppo musicale Foo Fighters che si sarebbe tenuto a Bologna. Ovviamente, l'ignaro acquirente dei biglietti, che erano stati pagati 166 euro, era rimasto all'asciutto, poichè la vendita dei biglietti era risultata fasulla.
In un altro procedimento, invece, l'imputata, una tarantina di quarant'anni, Valentina Vinci, aveva messo direttamente in vendita altri biglietti di un concerto.

Nel caso specifico, si trattava del concerto dei Maroon five che si sarebbe tenuto ad Assiago il 12 giugno 2015. Nella circostanza, secondo l'accusa sostenuta dal pm inquirente dottoressa Rosalba Lopalco, la donna avrebbe incamerato attraverso una ricarica su una carta postale, intestata a una donna che ne aveva denunciato lo smarrimento, la somma di 126 euro. Secondo la ricostruzione accusatoria, l'imputata avrebbe approfittato della buona fede di altre persone, mettendo in vendita sul sito Subito.it ben sei telefoni, fra cellulari e Note Galaxy 4. Ovviamente, gli acquirenti non avevano ricevuto neanche l'ombra di un telefono, per cui avevano pagato complessivamente circa 1300 euro. In ordine a questo procedimento, che sbarca all'esame del gup del tribunale di Taranto, Benedetto Ruberto il prossimo 15 novembre, la Vinci è imputata insieme con un barese, che però risponde solo del reato di ricettazione, avendo riciclato una parte della somma, pari a 210 euro, che la donna avrebbe incamerato attraverso l'attività truffaldina.

Quanto al primo procedimento (i biglietti per i Foo fighters), la quarantenne è stata rinviata a giudizio con altre due persone: processo al 3 febbraio 2020.
Sono invece due i tarantini accusati di aver raggirato una bolognese, indotta ad acquistare sia un cucciolo di razza border collie che un robot da cucina bimby tm5. La donna aveva pagato oltre 300 euro per rimanere con un pugno di mosche in mano.
In questo caso, il pm Maria Grazia Anastasia ha chiesto il processo per Silvano D'Ippolito di 64 anni e Giuseppe D'Ippolito di 37.
© RIPRODUZIONE RISERVATA