Per chiarire le esatte cause che hanno determinato il decesso, la figlia del defunto ha conferito mandato all’avvocatessa Carla Culiersi del Foro di Lecce, la quale ha presentato ieri mattina presso la Compagnia dei carabinieri di Manduria, un esposto indirizzato al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, con istanza di richiesta di sequestro ed esame autoptico. Secondo quanto descritto dalla figlia, l’uomo ha iniziato a sentirsi male e ad accusare disturbi allo stomaco martedì 10 novembre nel pomeriggio.
A tal proposito è stato richiesto l’intervento della guardia medica che, dopo avere tranquillizzato il paziente, ha anche consigliato, in caso di ulteriori dolori e disturbi di chiamare il 118. Sicchè, come viene riportato nell’esposto, verso le 3.30 il 75enne ha iniziato a vomitare sangue scuro, di conseguenza, la figlia ha chiesto l’intervento del 118 che ha provveduto al trasporto dell’anziano presso il pronto soccorso dell’ospedale Giannuzzi di Manduria. Dopo aver effettuato alcuni accertamenti diagnostici, l’uomo è stato ricoverato nel reparto di medicina. Alle 9 del mattino, la figlia ha chiesto informazioni sulle condizioni del padre e le sarebbe stato riferito che lo stesso non aveva bisogno di alcuna assistenza e che stava benone, al contrario esattamente sette ore dopo l’uomo è deceduto. Fatto sta che nelle prime ore del pomeriggio i sanitari hanno comunicato che l’anziano era stato trasferito nel reparto di rianimazione, dove però, a dire della figlia, non sarebbe mai arrivato.
Da premettere che, secondo quanto riportato nell’esposto, malgrado l’evidente emorragia, il paziente non sarebbe stato sottoposto né a gastroscopia né ad un eco addome. Nell’esposto, infatti, viene riportato testualmente «non si comprende perché non siano stati effettuati subito esami endoscopici specifici, peraltro mai eseguiti, e non si capisce perché i sanitari non siano intervenuti chirurgicamente per fermare l’emorragia in atto, così come non si comprende il ritardo nel reperire le sacche di sangue, giunte in ospedale dopo che il paziente era già deceduto». Il pm di turno dottoressa Lucia Isceri ha disposto l'autopsia e il sequestro delle cartelle cliniche.