Ex Ilva, Morselli annuncia ricorso al Tar Lazio per batteria 12. E poi la stoccata: «Gestiti 10 miliardi, la vera posta in palio che fa gola a tanti. L'ambiente non c'entra niente»

Ex Ilva, Morselli annuncia ricorso al Tar Lazio per batteria 12. E poi la stoccata: «Gestiti 10 miliardi, la vera posta in palio che fa gola a tanti. L'ambiente non c'entra niente»
Ex Ilva, Morselli annuncia ricorso al Tar Lazio per batteria 12. ​E poi la stoccata: «Gestiti 10 miliardi, la vera posta in palio che fa gola a tanti. L'ambiente non c'entra niente»
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Giovedì 1 Luglio 2021, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 12:08

“In tempo di Covid e con i provvedimenti di proroga generalizzata non ci sembra una decisione giusta. Per questo ieri mattina abbiamo fatto ricorso al Tar Lazio”. Un'altra battaglia legale e, come sempre, l'ex Ilva protagonista. A parlare è l’ad Lucia Morselli. Una rarità, visto che la manager è restia a ogni dichiarazione pubblica. In un'intervista al Sole 24 Ore, Morselli ha affrontato diversi argomenti. Intanto, il caso della batteria numero 12 della cokeria del siderurgico di Taranto che Acciaierie d’Italia, ex Ilva, da oggi deve avviare allo spegnimento in base a un decreto ministeriale del 25 giugno scorso.

Il caso

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, non ha concesso la proroga per la fine dei lavori di messa a norma ambientale da fine giugno 2021 a fine gennaio 2022 chiesta dall’azienda e l’impianto attualmente non risulta completo. Oggi alle 10, sotto la prefettura di Taranto, ci sarà un sit-in per il fermo della cokeria Ilva da parte del Comitato cittadino per la salute e l’ambiente.

E in una intervista al quotidiano al Confindustria, Lucia Morselli, amministratrice delegata di Acciaierie d’Italia, rivela che contro il decreto di Cingolani è stato opposto ricorso al Tar del Lazio.

Già nei mesi scorsi l’ex Ilva aveva presentato ricorso al Tar Lazio contro un provvedimento dell’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sempre sulla tempistica dei lavori di messa a norma ambientale degli impianti. Attualmente - anche se il cda non è ancora insediato - Acciaierie d’Italia è una società pubblico-privata: lo Stato, attraverso Invitalia, esprime il 38% del capitale e il 50% dei diritti di voto.

Il fronte ambientalista, intanto, preme per lo stop della batteria 12 che, come le altre analoghe, produce il coke che alimenta gli altiforni. Alle 10.30 di oggi vi sarà un incontro di una delegazione con il prefetto di Taranto, Demetrio Martino. Ne faranno parte Massimo Castellana di "Genitori Tarantini", Alessandro Marescotti di Peacelink e da Giovanni De Vincentis del Wwf. 

«Possiamo già produrre idrogeno»

Morselli ha dichiarato nell'intervista di aver riportato i conti in ordine dopo mesi difficile e ha anticipato che gli impianti dell'ex Ilva "sono in grado di produrre già da ora idrogeno: in tempi brevi ci saranno novità nella linea di produzione". Infine, una stoccata alle controparti e sulle relazioni poco edificanti con il territorio e le istituzioni: "Ogni anno, tra entrate e uscite, vengono gestiti 10 miliardi di flusso di cassa. Questi sono la vera posta in palio che fa gola a tanti. L'ambiente non c'entra niente".

Convocata riunione al Mise

 È ufficiale per l’ex Ilva: l’8 luglio, alle 12, nel salone degli Arazzi del Mise, ci sarà il vertice tra governo, Acciaierie d’Italia (la nuova società costituita da ArcelorMittal e Invitalia), sindacati e Regioni sedi di siti industriali della società. L’incontro avverrà in presenza. La convocazione è stata inoltrata dalla segreteria tecnica del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che presiederà l’incontro. Prevista anche la presenza del ministro del Lavoro, Andrea Orlando. 

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