Il sindaco: «Nessuno può scippare i Giochi del Mediterraneo a Taranto»

Il sindaco ai precedenti Giochi del Mediterraneo in Algeria
Il sindaco ai precedenti Giochi del Mediterraneo in Algeria
di Paola CASELLA
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Sabato 31 Dicembre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:26

 «I Giochi del Mediterraneo sono troppo importanti, bisogna restare uniti, si mettano al bando stucchevoli speculazioni».

È quanto afferma Rinaldo Melucci, presidente della Provincia e sindaco di Taranto che invita così ad un maggiore senso di responsabilità per non danneggiare il territorio per ragioni di mera propaganda politica. Il riferimento è alle forze di opposizione fuori e dentro Palazzo di Città. 

Gli attacchi


«Leggiamo tutti i giorni - dice - ricostruzioni fantasiose sul percorso dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026. Gente poco seria e poco informata coltiva sempre questa passione morbosa per il disfattismo e i complotti, perché non ha chiari gli iter e le difficoltà oggettive di una così grande impresa, o forse perché rende più popolari urlare ai quattro venti, invece che sostenere concretamente la città e le sue istituzioni, che sono al lavoro per restituire una immagine positiva, buone pratiche ed opportunità economiche alla comunità ionica. Se, poi, queste persone abbiano obiettivi nascosti non lo sappiamo, ma se ne facessero una ragione, noi amiamo Taranto sopra ogni altra cosa e certe polemiche non ci condizionano minimamente».  

Il chiarimento


Melucci fa, dunque, chiarezza sulla serietà dell’impegno: «Il contratto - si perché di un documento formale con validità giuridica si tratta - lo ho firmato io a Patrasso nel 2019 ed è il Comune che versa ogni anno diritti finanziari al Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, sulla base di un Masterplan operativo che tutto può revisionare, fino all’ultimo giorno prima della grande manifestazione sportiva dell’estate 2026, tranne che l’entitling city, cioè la città ufficialmente ospitante, che è Taranto».

E a chi parla di tempi lunghi, il sindaco ricorda cosa è accaduto nella precedente consiliatura: «Nessuno ha negato che siamo in ritardo sul cronoprogramma e bisogna ora essere particolarmente attenti ed uniti a tutti i livelli istituzionali, ma in mezzo, come noto, ci sono stati 17 consiglieri comunali che hanno fermato per quasi otto mesi preziosissimi la corsa dell’Amministrazione comunale, un cambio di governo, le priorità impreviste dei bilanci regionale e nazionale in relazione ai rincari energetici e dei materiali, una pandemia. Quindi, ostacoli che in molti casi hanno investito il mondo intero. Il direttore generale - prosegue Melucci - e la neonata struttura del Comitato Mediterraneo - Taranto 2026, con il supporto di Asset Puglia, stanno svolgendo un lavoro egregio, almeno per il capoluogo ionico i progetti progrediscono settimana dopo settimana, anche in questo periodo festivo: dai progetti di finanza relativi al nuovo stadio Iacovone e al PalaMazzola al concorso internazionale per la piscina olimpionica di Torre d’Ayala, dalle opere per la mitigazione del rischio idraulico alla Salinella alla nuova stazione centrale di Rfi, dalla ormai prossima procedura pubblica per il centro tecnico-nautico presso l’ex stazione torpediniere alla cantierizzazione della bretella stradale e della nuova aerostazione dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie, fino ad arrivare al nuovo stadio di atletica Valente, già previsto in consegna nel corso del 2023».

Gli altri lavori

Il sindaco e presidente della Provincia annuncia, infine, che se i 150 milioni già garantiti dal governo ed i 50 milioni promessi dalla Regione, insieme con le partnership private a cui si sta lavorando, non dovessero risultare del tutto sufficienti, l’Amministrazione è già in intesa con tutti gli stakeholder istituzionali che non verranno limitati in alcun modo i progetti dell’entitling city e che si interverrà eventualmente sulla lista di impianti sussidiari, localizzati altrove nel piano originale.  

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