Melucci avverte Mittal: «Attendo notizie formali sulla cassa integrazione»

Melucci avverte Mittal: «Attendo notizie formali sulla cassa integrazione»
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Domenica 16 Giugno 2019, 08:44
Dopo l'annuncio della cassa integrazione il sindaco di Taranto Melucci vuole incontrare i vertici di ArcelorMittal. Secondo il primo cittadino infatti l'ammortizzatore sociale previsto dall'impresa siderurgica e comunicato ai sindacati nei giorni scorsi non può essere avviato in assenza di un confronto.
Melucci, in settimana, ha partecipato, in videoconferenza, all'audizione della Decima Commissione Permanente del Senato, che si occupa di industria, commercio e turismo.
Il primo cittadino ha potuto fare il punto delle più generali vicende riferibili all'Area di Crisi Complessa di Taranto, e più nel particolare, tra gli altri, dell'avanzamento delle bonifiche sul territorio ionico, degli ingenti fondi ancora bloccati, del riesame dell'Aia ormai avviato e proprio della intervenuta cassa integrazione presso lo stabilimento siderurgico.
Il sindaco è tornato ad esprimere ai Senatori intervenuti la preoccupazione dell'intera comunità «per un percorso che, in definitiva, sembra affrontare una fase di rallentamento, di speculazione del gestore e di mortificazione delle aspirazioni di residenti, lavoratori ed imprese», ha detto Melucci.
«I segnali non sono ancora affatto confortanti, da nessun punto di vista - ha dichiarato il Sindaco in chiusura dei lavori - e registro il moltiplicarsi di attori e teorie che non agevola gli sforzi degli enti locali».
Secondo il numero uno di Palazzo di città «in molti non hanno ancora del tutto compreso la portata eccezionale del riesame dell'Aia (l'autorizzazione integrata ambientale concessa allo stabilimento siderurgico per la prosecuzione dell'attività produttiva, ndr), la capacità che avremo attraverso questo strumento di condizionare ogni azione futura».
«Al momento, è il nostro faro», ha aggiunto Melucci. «Altre iniziative non sembrano consistenti», ha poi chiosato.
L'amministrazione vuole andare in fondo, come si è detto, anche alla questione della cassa integrazione: «Ora convocheremo ArcelorMittal, perché non c'è alcuna ragione per far partire la cassa integrazione senza un opportuno negoziato», ha detto il primo cittadino. Insomma, l'obiettivo di Melucci è che la compagnia siderurgica riferisca formalmente al Comune le ragioni e le questioni inerenti la cassa integrazione. Strumento di sostegno al reddito per i lavoratori che scatterà dal primo luglio per 1400 lavoratori al massimo e avrà la durata di 13 settimane. Il provvedimento riguarderà i lavoratori diretti. Ma occorre ricordare che, già a seguito dell'accordo sindacale di settembre scorso, oltre agli assunti ci sono in cassa integrazione altri 2700 ex lavoratori Ilva che sono confluiti nell'Amministrazione straordinaria invece che in ArcelorMittal.
Subito dopo l'annuncio, un paio di settimane fa, della scelta di richiedere la cassa ordinaria il sindaco Melucci era stato molto critico: «Taranto non è un insediamento produttivo qualunque e dei miliardi di investimenti, che periodicamente vengono riproposti nelle note stampa, noi non vediamo ancora beneficio, visto che basta qualche mese di congiuntura negativa per far assorbire il colpo dai lavoratori e le loro famiglie, già provate da anni difficilissimi», aveva detto Melucci. Ieri ha rincarato la dose e stavolta ha chiesto che ci sia un confronto diretto e immediato alla nuova proprietà dello stabilimento siderurgico jonico. Il tempo stringe perché tra quindici giorni ci sarà già la partenza degli ammortizzatori sociali.
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