Mancano i prof, a Medicina salta la sessione degli esami

Una lezione nella sede di Taranto del corso di laurea in Medicina
Una lezione nella sede di Taranto del corso di laurea in Medicina
di Nicola SAMMALI
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Venerdì 20 Gennaio 2023, 05:00

I mancati rimborsi per le spese dei trasporti ai professori pendolari, e le conseguenti rinunce, fermano le lezioni di Chimica, Microbiologia e Fisiologia del corso di laurea di Medicina a Taranto, mai partite in questo semestre. 

L'emergenza

Si può sintetizzare così la situazione di criticità vissuta dagli studenti del primo, del secondo e del terzo anno, particolarmente preoccupati in vista delle sessioni di esame. Per tentare di risolvere un problema altrimenti destinato a ripetersi, il deputato del Partito Democratico Ubaldo Pagano ha «già fissato un incontro per la prossima settimana con i rappresentanti degli studenti, tanto per chiarire le responsabilità della questione, quanto per coordinare con loro le iniziative più opportune per sbrogliare la matassa».
La questione, ricostruita dagli studenti, nasce perché i professori che da Bari raggiungono Taranto per tenere le lezioni non sarebbero rimborsati per le spese di viaggio sostenute, e quindi finiscono col rinunciare al loro incarico, lasciando vacante la cattedra e gli studenti senza un corso da seguire.
In particolare sono tre i professori che hanno preferito lasciare, uno per ciascuno dei primi tre anni di Medicina: Chimica, al primo; Microbiologia al secondo; Fisiologia al terzo. Andrebbe un po’ meglio, invece, ai cinque studenti del quarto anno, che (comunque) fanno lezione tra Bari e Taranto, oppure online. Per queste ragioni si starebbero cercando professori a Taranto, ma non ci sono, spiegano ancora gli studenti, costretti a rinviare gli esami.
«Un professore che lavora a titolo gratuito quest’anno c’è e l’anno prossimo non c’è, e quindi bisogna di nuovo aprire il bando, sperando che qualcuno lo legga e che poi non rinunci perché è stanco di fare il pendolare e perché non gli rimborsano le spese: c’è quindi un problema di assegnazione dei posti», raccontano. 
Le difficoltà maggiori sarebbero quelle degli studenti del terzo anno, perché l’assenza di un professore di Fisiologia blocca l’avvio del corso che prevede 72 ore di aula: trattandosi di ore rimaste scoperte, non c’è per loro la possibilità di sostenere gli esami. La sensazione, dicono gli studenti, è che una soluzione si stia trovando, ma sono passati mesi e nulla è cambiato. 
«Gli studenti della facoltà di medicina di Taranto - ha aggiunto Pagano - lamentano giustamente un problema serio, che incide sul loro diritto allo studio e sulle opportunità formative e professionali. La Regione ha fatto grandi sforzi per organizzare nel capoluogo ionico una sede perfettamente idonea ed attrezzata, ora pretendiamo che l’Università di Bari faccia quanto necessario per utilizzare al meglio le risorse stanziate dalla Regione per risolvere il problema della mancanza di docenti. Perché il rischio, altrimenti, è quello di fare della sede tarantina una scatola vuota, tradendo promesse e legittime aspettative degli studenti e della città».
Il corso di laura di Medicina a Taranto conta in totale 185 iscritti distribuiti sui quattro anni attivi nella sede di piazza Ebalia, nel palazzo ex Banca d’Italia. L’immobile è oggetto di lavori di adeguamento per la sua completa fruibilità dal punto di vista funzionale e accademico: gli interventi proseguono e al momento, sottolineano gli studenti, e gli spazi ci sono. 
«Le cose piano piano le stiamo ottenendo: dopotutto è una sede nuova, anche se chiude alle 18 e questo è un disagio per noi».

Ma la mancanza di docenti alla lunga potrebbe incidere in negativo, proprio perché si pone come ostacolo agli studenti: se i corsi sono bloccati, sono impossibilitati a dare gli esami, e ciò si traduce in un rinvio forzato e in un percorso di studi in salita. 

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