Taranto: prova di "maturità" per 5571 studenti jonici

Gli esami di Stato a Taranto (foto d'archivio)
Gli esami di Stato a Taranto (foto d'archivio)
di Nicola SAMMALI
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Domenica 22 Maggio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 07:26

La maturità a un passo. L’esame da preparare, affrontare e superare, con la consapevolezza di essere riusciti ad attraversare due anni difficilissimi a causa del Covid. La socialità sacrificata, le lezioni a distanza: una prova durissima per la scuola e gli studenti, che adesso vedono avvicinarsi il traguardo.

I numeri

Complessivamente a Taranto e provincia ci sono 5.571 candidati ormai prossimi all’ultimo ostacolo, prima del diploma. La pandemia ha condizionato gli ultimi mesi dell’anno scolastico 2019-20 e buona parte del successivo. Anche questo che sta per chiudersi è passato dalle stesse criticità, ma adesso si apre un nuovo capitolo. «Comincia una nuova era».

Come si svolge

L’esame di maturità che inizierà il 22 giugno sarà articolato in 2 prove scritte (non più 3) e l’orale. Ci sarà quella di Italiano, uguale per tutti, e quella che avrà per oggetto le materie d’indirizzo (le tracce verranno scelte dalle commissioni, la vera novità, e saranno le stesse per tutto l’istituto). L’orale comprenderà, tra gli altri passaggi, la presentazione delle esperienze di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento).

I dirigenti scolastici

«L’importante è che lo svolgano nella maniera più serena possibile, nonostante vengano fuori da due anni di Covid», è l’auspicio della dirigente del liceo scientifico Battaglini, Patrizia Arzeni. «La novità di quest’anno - ha spiegato - è sicuramente la seconda prova scritta che sarà predisposta, nel nostro caso, dai docenti di matematica. Gli stessi docenti si sono confrontati relativamente a quanto è stato svolto da ogni singola classe quinta, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria. Per preparare al meglio i ragazzi all’esame abbiamo effettuato anche una prova di simulazione, ricreando l’atmosfera, che è risultata utile sia per gli studenti sia per i docenti: è fondamentale». Gli studenti del Battaglini impegnati saranno circa 300 (12 classi quinte, 6 commissioni), e anche per loro è stato tutto in salita: «Scuola, famiglia e ragazzi ancora una volta siamo riusciti insieme, nel nostro piccolo, a combattere questo virus e a fare in modo che ci creasse il meno possibile problemi: l’auspicio - ha concluso la dirigente - è che da settembre si torni alla normalità.

Nonostante le ansie e le paure tipiche degli studenti del quinto anno, che vadano pure a cantare sotto le scuole la notte prima degli esami: sono emozioni che ricorderanno con piacere. Ben venga quell’adrenalina, perché ormai sono proiettati all’università: devono dimostrare di sapere e di saper comportarsi, quindi di essere maturi. Che il futuro possa preservare loro le più belle soddisfazioni». 


Secondo Nadia Bonucci, dirigente scolastica dell’istituto Pitagora, «questo è un anno nuovo: i ragazzi hanno pagato l’emergenza Covid, quindi le scuole si sono concentrate sui recuperi di tutte quelle competenze, nonché conoscenze e abilità, che con la didattica a distanza non siamo riusciti a colmare. Abbiamo riallineato i saperi rispetto agli obiettivi da raggiungere, ed è stato il lavoro più impegnativo. Sento nell’aria tanto entusiasmo, tanta voglia di fare, di riprendersi la vita in mano». La seconda prova scritta per gli studenti maturandi del Pitagora (circa un centinaio) sarà «economia aziendale. Ho trovato ragazzi più responsabili, sentono di più il peso di quello che stanno per fare: è una maturità molto sentita, si apre una nuova era». 


Patrizia Capobianco, dirigente dell’istituto Archimede, dal colloquio quotidiano con gli studenti (84 maturandi) sente «abbastanza tranquillità. I ragazzi hanno sempre l’esigenza di avere tempo per studiare, come se non fosse mai sufficiente, lo ribadiscono continuamente. A seconda degli indirizzi si preparerà la seconda prova, Meccanica per esempio, mentre l’orale partirà anche dall’esperienza lavorativa che hanno fatto in azienda con l’apprendistato di I livello. Hanno l’ansia tipica di chi deve affrontare l’esame di Stato, è sempre la stessa emozione». 

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