Si è accasciata sul pavimento della sua abitazione dopo aver accusato un malore improvviso. E i soccorritori quando sono arrivati nella sua casa di Massafra l'hanno trovata già morta. Una tragedia sulla quale ora si sono accesi i riflettori della procura, con una serie di accertamenti per comprendere cosa sia accaduto.
Il dramma si è verificato due sere fa nella casa in cui la vittima, una donna di cinquant'anni, viveva con il suo compagno. Stando a quanto si è appreso, la malcapitata nella tarda serata di mercoledì ha accusato un malore improvviso. Si è accasciata sul pavimento davanti agli occhi del compagno. L'uomo ha provato a rianimarla e ha subito richiesto l'intervento del 118 e dei carabinieri.
Sul posto, nel giro di pochi minuti, sono sopraggiunti i sanitari e i carabinieri. Al suo arrivo, purtroppo, l'equipe di pronto intervento non ha potuto fare altro che constare la morte della donna. Ovviamente sono partiti subito gli accertamenti per comprendere la natura del malore.
L'ipotesi
Il sospetto è che la tragedia possa essere stata originata dal fatto che la vittima avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti. Sul posto è intervenuto anche il medico legale, mentre i militari della compagnia di Massafra, guidati dal capitano Quintino Russo, hanno provveduto ad acquisire le dichiarazioni del compagno della donna. L'uomo ha provveduto a ricostruire le ultime ore di vita della compagna e i drammatici momenti in cui ha accusato il malore che si è rivelato fatale. Un primo rapporto è subito giunto sulla scrivania del pubblico ministero di turno Raffaele Graziano che ha disposto di procedere con l'esame autoptico per comprendere le cause della morte. Un passaggio obbligato per comprendere la tragedia. Il pm ha aperto un fascicolo di indagine e avrebbe ipotizzato il reato di morte come conseguenza di altro reato. Una serie di passi, da ricondurre nello stretto alveo degli atti dovuti, funzionali alla procedura da seguire per comprendere le cause della tragedia e spazzare via qualsiasi tipo di dubbio sul drammatico destino della cinquantenne. Ieri mattina, nel suo ufficio in procura al terzo piano di Palazzo di Giustizia, il pubblico ministero ha conferito al medico legale Marcello Chironi il compito di procedere all'esame autoptico. E già ieri pomeriggio il professionista ha eseguito l'accertamento determinante per gli sviluppi dell'indagine. L'autopsia, in primo luogo, è servita a confermare quanto emerso durante l'ispezione esterna, ovvero l'assenza di segni di violenza sul cadavere. Mentre gli esami tossicologici riveleranno l'eventuale uso di stupefacenti e la possibile connessione con il malore improvviso che ha ucciso la donna a soli cinquant'anni.
La relazione con l'esito degli esami dovrebbe arrivare entro sessata giorni.
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