Kyra, il cane di quartiere denunciato da una signora: adesso è "latitante". E la Asl ha sequestrato la cuccia

Kyra, il cane di quartiere denunciato da una signora: adesso è "latitante". E la Asl ha sequestrato la cuccia
di Massimiliano MARTUCCI
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Venerdì 27 Gennaio 2023, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 19:16

Si chiama Kyra, o Mia, ed è il primo cane di quartiere di Martina. O meglio, è proprio il cane del Comune, perché vive abitualmente tra Piazza Roma e Piazza XX Settembre.
Lei è un cane adulto, che è stato accolto in maniera benevola dalla popolazione della zona che addirittura le ha messo a disposizione una cuccia. Due giorni fa una delle volontarie che si occupano abitualmente di Kyra, si rende conto che la cuccia, posta di solito di lato alla piazza di Palazzo Ducale, è sparita. Sui social scatta l'allarme: la cuccia è stata rubata. È bastato però approfondire la questione per scoprire che quella cuccia era stata in qualche maniera sequestrata su mandato dell'Asl, perché Kyra si era resa protagonista di un episodio discutibile: avrebbe aggredito una donna, che poi ha sporto regolamentare denuncia. La donna, Secondo alcune fonti si tratterebbe di qualche graffio, ma la legge parla chiaro: il cane deve essere accalappiato e portato in canile, non può vagare libero. Kyra si riconosce subito, perché ha l'aspetto di un cane meticcio, con qualche ascendenza di un pastore tedesco malandrino che chissà come e quando passava dalle nostre parti, ma soprattutto perché ha il classico collare giallo fluo dei cani di quartiere. Il cane, comunque, da due giorni non si trova: avrà sentito che su di lei incombe un mandato di cattura comunale, e si è data alla macchia, oppure qualcuno ha deciso di coprirla, magari nascosta in qualche covo segreto messo a disposizione da una rete di fiancheggiatori.

Un problema burocratico

Il problema è di fatto burocratico: con quella denuncia si deve procedere. Ma Kyra la conoscono tutti e si sa che a parte portare gioia e calore come (quasi) tutti i cani, non fa altro. Ma è sempre un cane, e non un peluche. Chissà cosa sarà successo tra lei e la donna. Vista la situazione si è mossa la macchina comunale. Ieri il sindaco ha convocato i volontari e le associazioni per capire come affrontare al meglio la questione.
Alcuni hanno portato come esempio il cane Max, sindaco di piazza Vittoria, a Taranto, per cui nel 2020 il sindaco Melucci fece un'ordinanza per liberarlo dal canile dove era finito.

Secondo quanto si apprende, a valle dell'incontro, si procederà a redigere una sorta di vademecum al regolamento comunale sugli animali, per definire meglio la procedura in occasione della gestione dei cani di quartiere. Kyra, a memoria, è la prima di Martina Franca e a parte l'affetto, per prevenire situazioni spiacevoli, occorre aver chiaro cosa bisogna fare e soprattutto chi deve fare cosa.

La diffusione degli animali da compagnia è ormai cosa nota e questo ha portato ad una mutazione del rapporto tra uomo e animali, cani in particolare, che non sono più utili per qualcosa, ma che si curano per il semplice fatto che esistono, riconoscendo loro lo status di essere vivente e non di cosa. Un bel passo avanti, i cui effetti si vedono anche nelle nostre città. Nel frattempo la cuccia è tornata al suo posto, in attesa della sua inquilina, che probabilmente non vede l'ora di tornare ad dormicchiare al centro dell'Arco di Santo Stefano o appoggiata bellamente a Palazzo Ducale.

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