I “marinai” di Mottola in udienza da Papa Francesco

I “marinai” di Mottola in udienza da Papa Francesco
di Maria FLORENZIO
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Mercoledì 5 Ottobre 2022, 19:54 - Ultimo aggiornamento: 19:55

C’era anche l’Anmi, l’Associazione nazionale marinai d’Italia di Mottola, tra i vari gruppi che nei giorni scorsi hanno preso parte, in Piazza San Pietro, all’Udienza del Santo Padre. Argentini, brasiliani, ucraini, spagnoli e “marinai” mottolesi tutti insiemi, dopo aver attraversato Via della Conciliazione, uniti nella preghiera e nella fratellanza, per ascoltare le parole di Papa Francesco. E, anche questa volta, come sempre, sono arrivate dritte al cuore. 
Come da programma, il Papa è giunto nella sua papamobile e «nonostante la stanchezza che esprimevano i suoi occhi - come notato da Oronzo Iurlaro, presidente Anmi Mottola - ha voluto donare una carezza ai bambini, dispensare la speranza ai tanti gruppi di preghiera presenti, donare il suo sorriso come monito ad accogliere sempre nella sua pienezza la vita».

Un’emozione unica

 «È come se ci conoscesse tutti in quella piazza e vedere quel volto sereno, che non lasciava spazio ad alcuna smorfia di dolore, ci ha fatto riflettere: la vera forza, quella che ti fa affrontare ogni situazione, anche la più disagevole, è quella che arriva dall’anima e non dal corpo».

Discernimento: con questa parola il Santo Padre ha, poi, voluto iniziare il suo intervento. Ne ha spiegato il valore e il significato: «È la facoltà e l’esercizio del distinguere il bene dal male, che comporta una serie di criteri di valutazione sia sul piano morale che intellettuale». Un cenno anche alla vita di S. Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù e alle sue sofferenze, prima dell’attesa impartizione della benedizione finale. Il gruppo mottolese si è, poi, allontanato, non senza qualche lacrima fatta di commozione e, a tratti, di incredulità per il momento vissuto. Assieme a Iurlaro, a Roma, per l’Anmi mottolese c’erano anche il vicepresidente Luigi Massaro, il segretario Pietro Palagiano, altri soci con i propri familiari e il parroco della chiesa “S. Pietro Apostolo” don Graziano Marangi: «Le parole del Papa sono sempre una fonte di rinnovamento dello spirito», ha detto.

Una due giorni tutta romana, che è servita anche per fare tappa nei luoghi più noti della capitale. Una sosta presso Palazzo Madama, Montecitorio e in Piazza Navona, per poi proseguire verso il Pantheon. D’obbligo fare anche tappa alla Fontana di Trevi, all’Altare della Patria e al Colosseo. E tra varie prelibatezze culinarie di un locale del posto, il nutrito gruppo Anmi di Mottola ha anche intonato canzoni in romanesco grazie a tre cantanti di stornelli. 

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