Manduria, autrice di libri erotici bullizzata in paese: «In chiesa non sei gradita». E le infilano un paio di slip nella buca delle lettere

Costretta all'auto isolamento nel suo paese, ma premiata nel resto d'Italia. A Pozzuoli il riconoscimento come migliore scrittrice del momento

Manduria, autrice di libri erotici bullizzata in paese: «In chiesa non sei gradita». E le infilano un paio di slip nella buca delle lettere
di Lucia J.IAIA
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Venerdì 22 Ottobre 2021, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:08

Prima solo delle occhiatacce, poi qualche bisbiglio e dei sorrisi di scherno. E dopo ancora, le telefonate anonime, gli insulti per strada, i bigliettini sulla macchina e, persino, un perizoma nella cassetta della posta. Pur volendo prendere le distanze dallo stanco stereotipo del Meridione in cui essere una donna molto avvenente, qualche volta, può ancora rappresentare un problema, appare veramente difficile farlo se la malcapitata è anche una affermata autrice di romanzi. Sì, erotici.

La storia di Anna costretta ad uscire solo in auto


Anna Giuliano ha 49 anni e vive nella piccola frazione di Uggiano Montefusco, ad una manciata di chilometri da Manduria, terra del Primitivo e dei Messapi. Da circa un anno, la scrittrice non esce mai a piedi ma, solo di rado, in macchina per andare fuori paese, lontana dagli sguardi indiscreti e dalle parole di troppo. L’escalation di violenza verbale di cui è vittima da quando sono stati pubblicati i suoi romanzi pesa, inevitabilmente, sulla sua serenità quotidiana. Una vicenda che avrebbe potuto assumere anche i contorni di una tragedia. Sul suo viso, la rabbia ed il dolore di una donna che, appena uscita dall’ospedale dopo un malore, si giustifica. «Ho solo scritto dei libri, non ho fatto niente di male a nessuno. Ieri ho trovato gli ennesimi insulti sul parabrezza della mia macchina. A causa del forte stress e per tranquillizzarmi, ho preso dei farmaci per poi sentirmi immediatamente male. Sono esausta perché, nei miei confronti, è in atto un vero e proprio massacro. Non mi aspettavo un plauso dai miei compaesani, ma nemmeno questa persecuzione. Purtroppo, mi stanno procurando sofferenza, però io non mollo e, per fortuna, sono ancora qui».

Lo scandalo in paese


Secondo Anna Giuliano, nel mirino di persone a lei sconosciute ci sarebbero proprio quelle pagine, ritenute forse troppo scabrose o magari improprie per una donna che vive in un piccolo paese, dove tutti si conoscono e niente può sfuggire al controllo altrui. «Una voce anonima al telefono mi ha detto, tempo fa, che la mia presenza in chiesa non era gradita. Pare che io non sia degna di partecipare alla messa. Così, per evitare polemiche e per non mettere in difficoltà nessuno, ho deciso di non frequentare la parrocchia». 
Sarebbero le altre donne del luogo, in particolare, ad additarla come una poco di buono, una che cerca guai. Anna Giuliano, nel descrivere il contesto in cui vive, usa delle parole molto chiare ed inequivocabili. «Emarginarmi, additarmi, giudicarmi ed insultarmi è una forma di violenza territoriale a cui intendo porre fine. Mi domando spesso se ad un uomo sarebbe stato riservato lo stesso trattamento. Se fosse stato un lui a scrivere quei libri, lo avrebbero perseguitato? Così, da qualche mese, mi sono rivolta ad un legale per tutelarmi e per denunciare da domani ciò che ho tollerato fin troppo».
Un pozzo di veleni, dunque, che la scrittrice vuole, finalmente, scoperchiare non solo per lei ma anche per tutte le altre donne costrette a sopportare le più varie forme di violenza. «Ho deciso di raccontare quello che sta accadendo attorno a me perché ritengo sia importante anche per le altre persone.

Tante volte non si ha il coraggio di riferire certi episodi, certi insulti, quasi ci si sente anche in colpa. Invece, tutto questo è davvero vergognoso, oltre che ignobile».

I premi


L’auto isolamento che Giuliano si è imposta non rappresenta, certamente, la soluzione. Di recente, le è stato assegnato il premio del Mediterraneo a Pozzuoli come migliore scrittrice del momento. Un riconoscimento che l’autrice, nonostante tutto, ha dedicato alla terra che ama ed in cui è cresciuta. «Sono sicura che il pregiudizio di alcuni non sia quello di tutti. Spero e sono convinta che certi retaggi del passato non appartengono alla nuova generazione. I giovani sanno benissimo che la cultura non è una cosa sporca e mai può esserlo un libro, per quanto scandaloso». 
“L’intreccio: amore e psiche” , sequel del primo romanzo “L’intreccio: amore e sesso”, edito sempre da Albatros, è stato pubblicato qualche mese fa e presentato anche durante le Biennale di Venezia. Anna Giuliano non ha mai pensato di trasferirsi altrove e continuerà a scrivere i suoi romanzi. Ha già in cantiere una nuova storia, anche se gli insulti ricevuti hanno lasciato il segno. Non ho mai denunciato nessuno, neppure mentre giravo il videoclip musicale Amore e Sesso con il gruppo Saturno Contro. Quel giorno, un uomo ha urlato per strada chiedendomi di tenerlo presente se stavo girando un film porno. Sono episodi difficili da dimenticare», racconta la scrittrice.
Nei suoi romanzi il bene trionfa sul male. La protagonista, Marisol, è una donna bellissima ma anche dotata di una forza a lei sconosciuta. Sopporta il dolore che le provoca la sua antagonista Sofia nel tentativo di conquistare Andrea Gordon. «Ha subìto molte ingiustizie – sottolinea l’autrice - ma alla fine, ha vinto lei. Ed io farò lo stesso, anche se non sarà facile».
In effetti, alla fine, ammette di avere anche timore per la sua incolumità perché quelle che, all’inizio erano solo delle critiche o dicerie di paese, si stanno pian piano trasformando in una triste pagina di violenza ai danni di una donna lapidata dalla grettezza e dal pregiudizio. Lei comunque, non si ferma, convinta che la porta del cambiamento si apra dall’interno e grazie alla forza di volontà individuale. E da domani, tolleranza zero contro chi, fino ad ora, l’ha perseguitata. Forse solo per ignoranza.

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