Coniugi anziani spogliati dei beni e maltrattati: chiesto il processo

Coniugi anziani spogliati dei beni e maltrattati: chiesto il processo
2 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Marzo 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 15:49
Sei persone rischiano a vario titolo il giudizio, compresi un medico e un notaio, per la circonvenzione d’incapace di cui, a vario titolo, i componenti di un nucleo familiare si sarebbero resi protagonisti nell’abitato di Manduria.
A finire nel mirino del nucleo familiare sarebbe stata una coppia, costretta, secondo l’accusa formulata dal pubblico ministero inquirente dottoressa Rosalba Lopalco, a cedere un’abitazione e a compiere più atti di disposizione patrimoniale. In pratica, secondo la prospettazione della procura della Repubblica di Taranto, una coppia di coniugi originaria di Manduria avrebbe subornato la volontà dei due anziani, inebetiti dalla somministrazione indebita di farmaci e maltrattati.
Le azioni dei due coniugi si sarebbero sostanziate in iniziative illecite che avrebbero fatto registrare il coinvolgimento degli altri quattro imputati.
Nella disponibilità della coppia di manduriani, Euprepio Di Mitri di 58 anni e Salvatora Dinoi di 54, era finita pure la pensione di uno degli anziani e la sostanza finanziaria di libretti postali.
Nella vicenda, che è relativa ad episodi che sarebbero avvenuti in un periodo compreso fra il 2010 e il 2014, sono coinvolti pure un medico e un notaio, nell’esercizio delle rispettive funzioni.
I due professionisti, attraverso le indicazioni formulate dall’avvocato Nicola Marseglia, hanno già respinto ogni accusa, sostenendo di aver agito nel pieno della rispettiva deontologia professionale, evidenziando di aver operato senza sapere che nel caso specifico la coppia di vittime fosse finita nelle mire di vicini di casa. E senza sapere, soprattutto, che quella coppia di vicini avesse agito non nell’interesse degli anziani ma per affievolire, attutire, condizionare la loro volontà.
 
In pratica, i due professionisti hanno sottolineato di non avere avuto alcun sospetto su quanto sarebbe stato attivato ai danni dei due anziani coniugi.
Per la cronaca, il medico coinvolto è accusato di aver somministrato sedativi a soggetti che non sarebbero stati consapevoli della tipologia dei farmaci da assumere e dei loro effetti collaterali.
Il secondo professionista, per quanto di sua competenza, è accusato di aver fatto sottoscrivere ai coniugi finiti nel mirino una serie di atti pubblici. Attraverso questi atti sarebbe stato disposto il trasferimento di alcune proprietà degli stessi anziani agli imputati principali.
Il tutto sarebbe avvenuto, secondo la contestazione formulata dalla dottoressa Lopalco, senza accertare se i coniugi fossero perfettamente in grado di esprimere una volontà.
Nel procedimento altri due manduriani sono accusati di furto aggravato in concorso con gli imputati principali. Si sarebbero appropriati dell’intero arredo contenuto nell’abitazione delle vittime, “spogliate” anche di ogni avere materiale dai oro vicini di casa.
Il caso giudiziario, sulla scorta del quale la procura di Taranto ha richiesto il processo, sfocerà all’esame del giudice dell’udienza preliminare dottor Benedetto Ruberto. Gli imputati principali sono difesi dall’avvocato Pasquale Annicchiarico del foro di Brindisi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA