A vent'anni dal rogo, l'archistar Boeri progetta la rinascita di Lido Silvana

A vent'anni dal rogo, l'archistar Boeri progetta la rinascita di Lido Silvana
di Lucia J.IAIA
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Lunedì 5 Luglio 2021, 05:00

Dopo l’incendio di venti anni fa, Lido Silvana prova a ripartire grazie anche all'aiuto di un archistar. Quella zona è apparsa terra di nessuno per tanto tempo. D’altra parte, nulla si era potuto fare quando d’estate qualcuno aveva cominciato a parcheggiare l’auto al suo interno, entrando e uscendo a proprio piacimento. Nel 2017 però con una specifica richiesta, il Comune di Pulsano aveva preteso dal custode giudiziario per l’esecuzione immobiliare della società proprietaria del bene, la rimozione delle recinzioni, così da poter realizzare un parcheggio provvisorio e regolarizzare la sosta. 

La vicenda

Negli anni sono andate deserte numerose aste giudiziarie del terreno, con prezzo iniziale di circa 4 milioni di euro. Solo nel 2018, il suolo su cui sorgeva il campeggio è stato aggiudicato per 427mila euro dalla società ItalCave, già proprietaria dello stabilimento balneare Fata Morgana. Il futuro dell’area ora sembrerebbe roseo, almeno secondo il primo cittadino. Franco Lupoli, a margine della cerimonia che si è svolta proprio nella chiesetta dedicata dal vescovo monsignor Filippo Santoro alla Madonna della speranza, distrutta dall’incendio e ristrutturata da poco all’interno di quel camping
«Avevo 26 anni all’epoca e mi ricordo benissimo il giorno dell’incendio – racconta Lupoli - ero sulla spiaggia di Montedarena e vidi tantissimo fumo. Mi avvicinai al camping, sembrava veramente l’inferno. In più, c’era una grandissima paura per via di una pompa di benzina situata in quella zona. Naturalmente, il timore maggiore era che ci potessero essere delle vittime». Lupoli ripercorre anche ciò che accadde dopo quei terribili giorni. «Sempre con i dovuti distinguo e senza voler sembrare blasfemo, quell’incendio rappresenta per Pulsano una sorta di 11 settembre perché, da allora, è cambiato completamente il paesaggio. Anche se successivamente si è registrato uno sviluppo da parte di attività commerciali, quell’aria in realtà è rimasta vincolata prima per 10 anni contro eventuali speculazioni edilizie e poi la società ha avuto dei problemi fallimentari. Solo nel 2018, in un’asta on-line pubblica l’area è stata acquistata dalla società Italcave. Sono gli stessi titolari dello stabilimento Fata Morgana, imprenditori seri che credono da anni nello sviluppo del territorio». Perciò, sembrerebbe muoversi qualcosa. «So – aggiunge Lupoli - che hanno dei progetti importanti e di alto livello, tanto da aver redatto uno studio preliminare con l’archistar Boeri, lo stesso che ha progettato i giardini verticali a Milano. Quindi, si vuole puntare sulla qualità che, tuttavia, ha un costo anche per chi investe».
Si pensa ad una riqualificazione della vegetazione presente all’interno del campeggio e che, durante questi lunghi anni, è cresciuta sulle vecchie macerie. «Secondo me – sottolinea il sindaco - sarà anche una rivoluzione culturale.

Quindi speriamo che gli enti sovracomunali siano celeri e veloci nell’autorizzare questo progetto che, a mio modesto avviso, è molto interessante, in quanto potrebbe accelerare ancor di più questo sviluppo turistico che Pulsano ha oggettivamente avviato nell’ultimo triennio». E chissà che non si torni a respirare un clima internazionale, come quando c’era il camping e d’estate sembrava di essere in un luogo unico dove si incrociavano le vite e le storie di persone che quel posto non lo hanno mai più dimenticato.

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