Confronto tra ArcelorMittal e il lavoratore licenziato: «Incontro cordiale ma non ho chiesto scusa». Usb: «Possibili spiragli». Sciopero in corso davanti allo stabilimento

Confronto tra ArcelorMittal e il lavoratore licenziato. Usb: «Possibili spiragli». Sciopero in corso davanti allo Stabilimento
Confronto tra ArcelorMittal e il lavoratore licenziato. Usb: «Possibili spiragli». Sciopero in corso davanti allo Stabilimento
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 16:34

«ArcelorMittal ha mostrato un’apertura. Si sta valutando una possibile soluzione a questa vicenda. Sembrano esserci spiragli e questa è la cosa positiva di questo momento». Così fonti vicine al sindacato Usb a proposito del colloquio, finito da poco, che stamattina a Taranto l’avvocato del sindacato, Mario Soggia e Riccardo Cristello, il lavoratore licenziato qualche giorno fa da ArcelorMittal, hanno avuto con i rappresentanti aziendali negli uffici della direzione a proposito dello stesso licenziamento.

Nella giornata di ieri gli uffici del ministero del Lavoro, a quanto si apprende da fonti del ministero, hanno avuto colloqui informali con i vertici di ArcelorMittal sollecitandoli a riconsiderare la posizione adottata nei confronti dell'operario dello stabilimento di Taranto licenziato.

Le parole del lavoratore

«È stato un colloquio cordiale.

Sono uscito prima perchè non mi stavo sentendo bene. Non c'è da chiedere scusa perchè non ho offeso nessuno, non è mai stata mia intenzione e l'ho ribadito. Secondo me ci sono i presupposti per trovare una soluzione e da parte mia c'è massima disponibilità a tornare sul posto di lavoro».

Così Riccardo Cristello dopo aver partecipato insieme al suo avvocato Mario Soggia a un incontro con il direttore del Personale Arturo Ferrucci. «Io - ha detto Cristello ai giornalisti dopo l'incontro con l'azienda nella direzione dello stabilimento - non ho fatto niente di male. Né ho mai detto qualcosa contro l'azienda ma ho solo condiviso un post sulla fiction che parlava di un'acciaieria. L'azienda mi è sembrata disponibile al chiarimento. Ognuno ha esposto il suo punto di vista. Ora mi auguro di tornare al lavoro, sono fiducioso».

Cristello ha sottolineato che non si aspettava «tutta questa mobilitazione. Questo mi sta dando la forza. Alla famiglia ho detto che ce la facciamo. Li amo tanto».

 

Il confronto con l'azienda

 

L’incontro è durato circa un’ora. «Riccardo Cristello, però, ha detto chiaramente che non ha intenzione di chiedere scusa perché è convinto di non aver detto nulla di male», aggiungono dall’Usb. Il sindacato ha oggi in corso uno sciopero, con presidio all’esterno della direzione, per protestare proprio contro il licenziamento di Cristello. Avvenuto, dice Usb, per la condivisione sulla bacheca social del dipendente di un post relativo alla fiction televisiva “Svegliati amore mio”. Post che ArcelorMittal ha reputato offensivo e denigratorio per l’azienda e i suoi dirigenti.

Il gesto di Sabrina Ferilli

 

Sabrina Ferilli, protagonista femminile della fiction “Svegliati amore mio”, si era offerta per sostenere le spese legali e il pagamento di uno stipendio a Riccardo Cristello, il dipendente licenziato da ArcelorMittal per aver condiviso un post sulla fiction. Un caso ormai diventato nazionale che ha suscitato la rabbia dei sindacati e il sostegno di diverse personalità dello spettacolo.

Sciopero e presidio

 

Dalle 7 di questa mattina è scattato in ArcelorMittal, siderurgico di Taranto, lo sciopero indetto dal sindacato Usb per protestare contro il licenziamento. È in corso anche un presidio davanti alla direzione di stabilimento, presente lo stesso Cristello.

Dopo una sospensione dal lavoro di 5 giorni con divieto di accesso in stabilimento, il lavoratore è stato licenziato da ArcelorMittal. La società ha ritenuto offensivo e denigratorio verso l’azienda e i suoi dirigenti un post che lo stesso lavoratore ha messo sulla propria bacheca social, relativo alla fiction di Canale 5 "Svegliati amore mio".

Il dipendente ha invece dichiarato di non aver offeso l’azienda ma di aver solo condiviso, sul proprio profilo personale, un post che invitava a vedere la fiction che narra di un’acciaieria che inquina e di una bambina ammalata. Storia, questa, che presenta molte analogie col caso Taranto anche se nella fiction non ci sono riferimenti né a Taranto, né ad ArcelorMittal. 

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