Leonardo: niente cassa integrazione nel 2023

Leonardo: niente cassa integrazione nel 2023
di Domenico PALMIOTTI
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Giovedì 1 Dicembre 2022, 05:00

Quasi una giornata di trattative ieri a Roma tra sindacati metalmeccanici e Leonardo, divisione aerostrutture e corporate, porta due buone notizie. La prima è che nel sito di Grottaglie, come nel resto della divisione con gli stabilimenti di Foggia, Nola e Pomigliano D’Arco, nel 2023 non ci sarà un solo giorno di cassa integrazione al contrario dell’anno che sta per chiudersi. 
La seconda è che tutti i nuovi programmi di investimento per Grottaglie, dal drone ad energia solare all’aereo elettrico a decollo verticale, sono confermati e si punta ad accelerarli.

Il punto

Due notizie che si inseriscono in una cornice che vede la quasi totalità della divisione riprendere a volare. Si è evitata la cassa integrazione ordinaria nel 2023 e si è riattivato un meccanismo più o meno analogo a quello attuato nel 2021, basato su ferie dei lavoratori, ferie solidali, formazione professionale, “smonetizzazione” di giornate festive (1 gennaio e 4 novembre), copertura dell’azienda per la restante parte di vuoto lavoro. Che a Grottaglie è calcolato in circa 50-60 giorni. 
Quest’anno, invece, a Grottaglie, a partire da gennaio scorso, ci sono stati lunghi periodi di cassa integrazione ordinaria rinnovati ogni 13 settimane. Attualmente la cassa è in corso sino a fine gennaio, esclusa la parte di progettazione, ingegneria e manutenzione. La fermata 2023 sarà distribuita tra gennaio, luglio e agosto, mese, questo, in cui scatteranno le ferie.

Le prospettive

«Forse parlare di Aerostrutture che riprende a volare è un po’ eccessivo - commenta a Quotidiano Claudio Gonzato della Fiom Cgil nazionale -, però possiamo dire che finalmente è arrivato il carburante. Il prossimo anno a Grottaglie non si fa cassa ma per riprendere ci vuole ancora un po’ di tempo. Il 2023 sarà un anno di transizione sperando che i volumi del Boeing 787 risalgano perché attualmente sono fermi. Tuttavia tra altre attività e sinergie facciamo comunque un passo avanti. Anche se non sarà molto complesso, il 2023 vedrà ancora delle difficoltà a Grottaglie, dovremo quindi seguirlo con attenzione. Stimiamo che si possano fare dei ragionamenti sulla piena ripresa nel 2024». Gonzato conferma: «Gli altri stabilimenti di Aerostrutture hanno avuto tutti una ripresa, sono saturi di lavoro e il prossimo anno è per loro all’insegna della crescita».

«L’accordo firmato con l’azienda - dichiara a Quotidiano Davide Sperti, segretario Uilm Taranto - va in continuità con quello che da mesi avevamo rivendicato: un 2023 senza cassa integrazione. Che per il 2022 è stata un incidente di percorso. Adesso la cosa da fare è accelerare i nuovi investimenti e il rilancio del sito.

Da questo punto di vista - rileva Sperti - è molto importante che Leonardo abbia confermato i progetti in cantiere. C’è una frenata per il nuovo drone europeo Euromale, ma perchè sono stati sovrastimati i carichi di lavoro per l’anno prossimo. Bisogna tenere conto che questo è un programma tecnicamente guidato da quattro Paesi. Oltre all’Italia ci sono Germania, Francia e Spagna. Lo slittamento è dovuto ad una riprogrammazione degli altri Paesi coinvolti nell’Euromale, ma questo non ci preoccupa sia perché il comparto militare sta messo bene come ordini, sia perché i programmi del militare abbracciano un arco di tempo lungo. In ogni caso, l’anno prossimo partiranno i test per Euromale».

«Attraverso prepensionamenti, trasferimenti e prestiti temporanei di personale, abbiamo ridotto il perimetro di Aerostrutture in maniera non traumatica, adesso si deve parlare di sviluppo» conclude Sperti. In base ai numeri forniti dall’azienda, il totale uscite dal gruppo riguarda 364 unità di cui 236 per la legge Fornero e 128 per altre uscite. Quest’anno, ad ottobre, sono state 224 nel complesso. L’anno prossimo saranno 53. Nel 2021, invece, 87. I trasferimenti verso il gruppo sono in totale 192, di cui 108 ad ottobre scorso e 84 nel 2021. Nel biennio 21-22, Grottaglie è stato interessato dal trasferimento di 92 addetti di cui 81 sino ad ottobre scorso. Ricollocati tra divisione Elicotteri Brindisi, divisione Elettronica Taranto e velivoli Galatina. Grottaglie è il sito con maggiori trasferimenti. 
«Siamo soddisfatti perché dopo un anno di cassa integrazione finalmente si torna al lavoro. Abbiamo ancora un po’ di giornate di vuoto ma la situazione tende a migliorare» dice a Quotidiano Michele Tamburrano, segretario Fim Cisl Taranto. «Abbiamo avuto un approccio positivo alla trattativa - prosegue - e le risposte aziendali sono arrivate togliendo gli ammortizzatori sociali. Continueremo adesso a monitorare lo sviluppo dei nuovi programmi, tutti confermati, ma il dato significativo è che il percorso di rilancio costruito un anno fa sta dando i suoi risultati e le giornate di vuoto lavoro continuano a scendere» conclude Tamburrano. Per il quale «la saturazione degli altri siti potrebbe determinare necessità aggiuntive e possibilità di trasferta per i lavoratori di Grottaglie».

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