Le dicevano: "Sei sporca". Indagate per bullismo due ragazzine

Le dicevano: "Sei sporca". Indagate per bullismo due ragazzine
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Martedì 10 Gennaio 2023, 21:59 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 06:40

Viene da un comune del versante orientale della provincia di Taranto la bruttissima storia di bullismo minorile reso più insopportabile dall’aggravante razzista. Di questo si sta occupando la Procura ionica per i minorenni che ha indagato due ragazzine di 14 e 15 anni per i reati di molestie, con l’aggravante della discriminazione razziale, nei confronti di una loro compagna di classe di nazionalità marocchina. Nei confronti delle due imputate il pubblico ministero per i minori, Maria Stefania Ferrieri Caputi, ha chiesto il rinvio a giudizio che sarà discusso nell’udienza preliminare fissata per il 24 gennaio davanti alla gup Paola Morelli.

Gli insulti a scuola


Teatro della vicenda, la scuola media frequentata dalle protagoniste dove i comportamenti che hanno dato vita all’inchiesta si sarebbero tenuti da settembre del 2021 ai primi di gennaio dell’anno successivo.

Leggendo i capi d’imputazione di cui devono rispondere le due ragazzine, emerge la crudezza di termini e un accanimento negli insulti capaci di demolire il più forte dei temperamenti. 


«In concorso morale e materiale tra di loro – scrive l’accusa -, all’interno dell’istituto scolastico dicendole ripetutamente “sei sporca”, “sei una m...a”, “marocchina di m...a”. In più occasioni mostrandole il dito medio e chiamandola in continuazione durante le lezioni per poi non dirle alcunché, molestavano per biasimevole motivo la loro compagna di classe con l’aggravante del fatto commesso per finalità di discriminazione razziale». 
A portare a galla la squallida storia è stata una delle insegnanti che non sopportando le angherie delle quali era stata testimone, ha deciso di presentare denuncia ai carabinieri che hanno dato inizio alle delicate indagini. 
Alla fine il fascicolo contenente le dichiarazioni della docente e i verbali delle due indagate sentite in forma protetta come persone informate sui fatti e la testimonianza della presunta vittima, è stato consegnato alla procura per i minorenni che ha avuto l’esito previsto con la richiesta di processo chiesto dalla pm Ferrieri Caputi.

L'udienza a fine mese


All’udienza del 24 gennaio sono stati invitati a comparire, oltre alle due imputate e la parte offesa, anche i rispettivi genitori e gli assistenti sociali ministeriali di Taranto, oltre naturalmente agli avvocati difensori. Nell’attesa di conoscere l’esito del procedimento, dalla famiglia di extracomunitari arriva una lezione di tolleranza che da sola affonda l’ambiente di sottocultura che ha dato origine ai fatti contestati. I genitori della ragazzina insultata e vessata, fanno sapere attraverso il proprio avvocato, Alessandro Cavallo, di essere pronti a perdonare le due imputate. Sarà un perdono ideologico, il loro, dal momento che, sempre che i reati contestati non siano procedibili d’ufficio, l’unica che potrebbe ritirare la querela è la coraggiosa insegnante la quale, meritevolmente, ha messo fine alle molestie che avvenivano in classe ed anche fuori dalla scuola. 
In caso di rinvio a giudizio delle imputate, la direzione dell’istituto teatro dei presunti insulti razziali potrebbe a sua volta prendere provvedimenti nei confronti delle due alunne.

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