Dopo le lacrime, la gara di solidarietà: tutti al lavoro per far ripartire la frescheria del Jamaica

Dopo le lacrime, la gara di solidarietà: tutti al lavoro per far ripartire la frescheria del Jamaica
Dopo le lacrime, la gara di solidarietà: tutti al lavoro per far ripartire la frescheria del Jamaica
di Lucia J. IAIA
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Giovedì 19 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:33

“Ti ricostruiremo presto, più bella di prima”, ha il sapore del riscatto, della voglia di reagire la scritta comparsa su un paletto nella frescheria Jamaica a pochi chilometri da Taranto. Per tutta la giornata di ieri, ruspe ma anche secchi, rastrelli e soprattutto, una grande volontà sono state protagoniste del massiccio lavoro di ripristino. L’area, come è noto, completamente distrutta a causa di un incendio (leggi qui) è stata ripulita con l’obiettivo di metterla in sicurezza. Al contempo però, sono cominciati anche i lavori per la realizzazione di una nuova tettoia sul lato destro della struttura che, fortunatamente, non è stato lambito dalle fiamme.

«Ci stiamo dando da fare – dicono i proprietari della frescheria – e con noi, c’è tantissima gente che ci sta aiutando. I nostri dipendenti ieri in lacrime, oggi sono qui con noi per darci una mano a farci ripartire».
La gara di solidarietà, fatta anche di iniziative finalizzate a recuperare il patrimonio musicale andato perso, procede senza sosta. Una rete di amici, associazioni ma anche di imprenditori balneari si sono messi a completa disposizione di questa famiglia che, in pochi minuti, ha visto letteralmente andare in fumo anni di sacrifici. Eppure, dopo un primo momento di scoramento, la reazione spontanea di molti è stata proprio quella di affiancare i gestori e supportarli per poter riaprire, anche solo per quest’ultimo scorcio d’estate. «Siamo commossi», dicono, mentre spalano e recuperano quel poco che è rimasto.

Sui social, i messaggi di incoraggiamento sono migliaia. Il coro unanime è quello di non mollare perché questo locale, tra i più frequentati e amati della costa tarantina, rappresenta per molti un luogo di spensieratezza. «Quello che ho sempre ammirato della mia grande famiglia – scrive su facebook Serena Di Maggio che qui lavora da anni e nipote dei titolari - è stata la forza di rialzarsi dalle brutture della vita. Qualsiasi esse siano state e qualunque lacerazione abbiano potuto lasciare sul cuore ma quella forza, quella unione, quel muro che riusciamo ogni volta a ricostruire intorno a noi è ciò che più mi riempie di orgoglio e mi fa gonfiare il petto, mi fa sentire viva e mi fa apprezzare ancora di più, nonostante tutto, la vita. Come mi ripeto sempre, non tutto il male viene per nuocere, in un modo o nell’altro ti lascia una lezione. Dopo la tempesta spunta sempre il sole».
Ed in effetti, questo nuovo giorno per la frescheria sembra proprio che possa arrivare anche nel giro di una settimana. «Stiamo lavorando senza sosta e grazie all’aiuto di tante persone, siamo certi di poter riaprire», proseguono i proprietari.

Intanto, sulla natura dell’incendio, le indagini proseguono. Si stanno valutando tutte le piste possibili ma restano, al momento, ugualmente plausibili sia l’ipotesi del cortocircuito o della fiammata che potrebbe essere scaturita da uno dei frigoriferi ed aver raggiunto l’olio presente in cucina ma anche quella dell’avvertimento criminale.

In ogni caso, qui tutti sono all’opera fin dalla prima mattinata di ieri. Si respira aria di rinascita, nonostante l’odore di fumo ancora persistente ricordi, in ogni istante, la drammaticità di quanto avvenuto.

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