La Lega organizza il sit-in di protesta Ma è polemica e scatta il contro-presidio

La Lega organizza il sit-in di protesta Ma è polemica e scatta il contro-presidio
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Mercoledì 16 Ottobre 2019, 18:27
Le nostre frontiere, già malandate, non possono sopportare un'immigrazione incontrollata, indiscriminata, pericolosa, carente di misure per un'integrazione dignitosa. Per Fratelli d'Italia la soluzione resta una soltanto: blocco navale sulle coste dei Paesi di partenza, a cominciare dalla Libia». Lo afferma il consigliere e coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Puglia, Erio Congedo, presente oggi con una delegazione del partito al porto di Taranto per lo sbarco dei migranti dalla Ocean Viking. «Non è in discussione - aggiunge - il dovere alla solidarietà, all'accoglienza e alla cooperazione internazionale. Intendiamo però contrastare i nuovi orientamenti e le nuove politiche del governo rosso-giallo in materia di immigrazione: il riferimento - sottolinea - è senza dubbio la riapertura dei porti, la riproposizione della legge sullo ius soli, l'ammiccamento alle organizzazioni non governative che fanno la spola tra altri Paesi e l'Italia per portare, alla fine sempre in Italia, altri esseri umani». Èuna situazione «che - conclude Congedo - di fatto sta provocando una partenza di massa (è notizia di questa mattina lo sbarco di 25 migranti anche a Brindisi) gestita da criminali internazionali».
 


Oggi i parlamentari della Lega hanno presidiato il porto di Taranto, in occasione dello sbarco di 176 migranti a bordo della Ocean Viking, «per contestare la politica di chi vuole i porti aperti e dire basta ad una immigrazione senza regole sulla pelle degli Italiani». Lo ha annunciato il deputato pugliese della Lega Rossano Sasso evidenziando che «solo nel mese di settembre il numero degli sbarchi voluti dal governo Pd-M5S ha superato quello degli ultimi 8 mesi, quando Matteo Salvini era ministro dell'Interno. Conte vorrebbe trasformare Taranto nella nuova Lampedusa e né il sindaco della città né il presidente Emiliano hanno detto una parola a riguardo, anzi si apprestano ad accogliere, infischiandosene dei tarantini».

Gli fa eco l'onorevole Gianfranco Chiarelli, dell'Esecutivo regionale pugliese della Lega Salvini, che bolla la scelta di assegnare il porto di Taranto per lo sbarco dei 176 migranti come «assolutamente sbagliata alla luce delle tante criticità che il territorio soffre. Già con la presenza dell'hotspot - aggiunge Chiarelli - negli ultimi anni la città, e l'intera provincia, è stata invasa da centinaia di profughi di cui nessuno conosce le condizioni di vita. Leggiamo quotidianamente di interventi delle Forze dell'Ordine che scoprono sacche di sfruttamento, nei campi piuttosto che nella manovalanza malavitosa. Ragazzi giovani e all'apparenza ripresisi bene dalle dichiarate sofferenze patite, che sono davanti ai supermercati, quando non su qualche panchina o in piazzetta a tirare calci ad un pallone». Con il governo «giallo-rosso, o meglio - conclude l'esponente pugliese della Lega Salvini - sarebbe dire rosso-rosso, torna l'invasione incontrollata, torna il business per associazioni e cooperative, e tornano purtroppo i morti come le recenti cronache testimoniano. Non si parli di accoglienza ma di tratta di esseri umani a scopi politici ed economici. La Lega continuerà ad opporsi a tanto, e in Puglia alzeremo le barricate».
A Chiarelli replica il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo. «Sono dichiarazioni assolutamente surrettizie, nell'accusa generalizzata al Terzo settore, nonché strumentali a raccogliere qualche manciata di voti facendo leva su aspetti emozionali e sulle difficoltà quotidiane delle persone - dice -. Dichiarazioni assolutamente prive di contenuti che non prefigurano né proposte, né tantomeno strategie, fondate esclusivamente su un corrivo sguardo su fenomeni sociali, antropologici e dinamiche migratorie complesse, travalicando l'analisi fondata sull'approfondimento conoscitivo del fenomeno». «Ribadisco - afferma - che per le cooperatrici e i cooperatori pugliesi l'accoglienza è un valore rispetto al quale, laddove necessario, siamo pronti ad alzare la voce. A noi non piacciono le barricate».

Intanto Campagna Welcome Taranto ha organizzato per questa mattina alle ore 9 il «presidio di accoglienza davanti all'ingresso del Porto Mercantile - Porta Napoli per contrastare iniziativa della Lega Nord convocata per protestare contro lo sbarco della Ocean Viking. Tutta la Taranto antirazzista è chiamata alla mobilitazione».
Per Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo europeo ECR-Fratelli D'Italia «Lampedusa è ormai al collasso e il Governo Rosso-Giallo ha aperto un altro porto, quello pugliese. Siamo passati da porti chiusi a Italia aperta». Fitto aggiunge che il «massiccio arrivo di extracomunitari, che rimangono tutti sul nostro territorio, è la conferma di quanto avevamo già denunciato: l'Accordo di Malta è un bluff, il ministro dell'Interno Lamorgese dopo i proclami per far credere agli italiani che il problema fosse risolto con la redistribuzione tra tutti i Paesi europei, come primo atto autorizza lo sbarco di una Ong nel porto di Taranto». Il deputato pugliese di Fratelli d'Italia, Marcello Gemmato, si chiede «a chi gioverà l'ingresso in Puglia di questi esseri umani vittime degli scafisti, per caso a coloro che dovranno gestirne l'accoglienza? Sono curioso di sapere cosa pensano a riguardo il presidente della Regione, Michele Emiliano, e la sinistra pugliese tutta».
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