Omicidio di Sarah, l'ex compagna di Russo racconta: "Ivano ha mentito, quel giorno uscì"

La compagna di Ivano Russo: ha mentito, quella notte uscì
La compagna di Ivano Russo: ha mentito, quella notte uscì
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Mercoledì 23 Maggio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:15

Si mette male per Ivano Russo, accusato di aver tentato di depistare le indagini sul delitto di Sarah Scazzi? Stando alla deposizione di ieri dell’ex compagna Virginia Coppola, nel processo nato dalla costola del procedimento legato all’omicidio della giovane di Avetrana, sembrerebbe di sì. L’ex compagna del giovane, al centro del litigio fra Sarah e Sabrina Misseri (condannata all’ergastolo insieme con la madre Cosima Serrano), rivelatosi fatale per la 15enne, ha detto che Ivano le avrebbe confessato d’essere uscito di casa in quel pomeriggio.
Al pm Mariano Buccoliero, ha raccontato di aver saputo che Ivano Russo era uscito di casa, nel pomeriggio del 26 agosto 2010, dall’allora fidanzata di Claudio Russo, fratello di Ivano. L’uscita di casa sarebbe avvenuta intorno alle 13,45. Ivano sarebbe andato a comprare le cartine per confezionare le sigarette, tornando circa 15, 20 minuti dopo. La circostanza, ha detto la Coppola, l’avrebbe appresa appunto dall’ex fidanzata di Claudio Russo. «Poi», ha detto in aula la teste, «fu proprio Ivano a confermarmela». Secondo Virginia Coppola, Ivano le avrebbe poi detto pure di aver visto Sarah nello stesso giorno. Tuttavia, non ha mai saputo in quale momento della giornata ciò si sarebbe verificato. Per la cronaca, Ivano Russo ha sempre sostenuto di non essere uscito di casa in quel pomeriggio: e la circostanza era stata confermata da alcuni familiari, pure loro finiti sotto processo.
Ieri, su controesame dei legali di Russo, Virginia Coppola ha confermato che la sua storia con Ivano è finita male ed è seppellita da una serie di denunce e controdenunce.
In udienza ha deposto pure Michele Misseri, imputato di autocalunnia. Si è nuovamente accusato del delitto di Sarah.

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