L'esempio Krupp park a Essen: così la bonifica con le piante

L'esempio Krupp park a Essen: così la bonifica con le piante
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Sabato 1 Giugno 2019, 11:58
Dal parco minerale al parco naturale. L'approccio che guida il progetto dell'architetto Andreas Kipar per riqualificare i Tamburi, rione simbolo dell'inquinamento, è affidato alla Natura. Natura come forza prorompente capace di andare oltre le falde contaminate e i terreni inquinati.
La ricerca di una nuova identità per il paesaggio tarantino che coniughi ambiente e sviluppo sarà affidata a querce, pioppi, girasoli e cascate d'acqua. Impossibile non fare paragoni con la regione tedesca della Ruhr e i tre pilastri su cui la Natura proverà a sconfiggere quanto l'Uomo ha abbattuto: sviluppo urbano sostenibile, recupero ambientale e riqualificazione paesaggistica.

La riforestazione urbana a cura dello studio internazionale Land opererà su un'area di 154mila metri quadrati, nel cuore del rione Tamburi. Il pezzo di questo intervento costerà 6,8 milioni di euro, risorse provenienti dal Piano città, grazie alla convenzione sottoscritta anni fa dal Comune col ministero Infrastrutture. Entro l'estate, al massimo fine dell'anno, la prima sperimentazione sull'area pilota ancora da individuare. Poi, nel giro di due anni, dovrebbero essere visibili a tutti gli effetti di questa riqualificazione. Globalmente, invece, i macrointerventi per il rione sono pari a 60 milioni, di cui 24 del Mit e 40 della Regione Puglia: sono previsti infatti anche la riqualificazione complessiva di tutta la parte abitata dei Tamburi (13 milioni), la demolizione di 216 case parcheggio e la loro sostituzione con nuove case in altre aree della città.

Concentriamoci però su quello che Kipar ha definito un modus operandi, ossia working with nature, partendo dalle criticità. L'area di progetto si presenta come un vuoto urbano degradato in prossimità degli impianti siderurgici e degli altri impianti industriali. Il sito presenta fenomeni di emergenza sociale e degrado urbanistico: mancanza di servizi e spazi di aggregazione, di spazi adeguati a supporto del cimitero San Brunone (parcheggi, padiglioni fiorai), di percorsi protetti per pedoni e ciclisti. L'area attualmente rappresenta una cesura nella continuità ecologica e c'è la mancanza di strutturazione e di funzioni definite, di aree verdi fruibili e attrezzate.

Dal punto di vista ambientale, si rilevano concentrazioni di inquinanti per quanto riguarda la falda, il suolo superficiale e profondo. Nel suolo si rileva la presenza di inquinanti quali: Idrocarburi, Pcb, Berillio, Zinco, Stagno, Rame, Piombo, Vanadio. Nella falda aquifera si rileva la presenza di inquinanti quali: Piombo, Ferro, Arsenico, Manganese, Alluminio, Nitrati, Fluoruri, Benzopireni. E allora l'esempio di Krupp Park five hills park a Essen suggerisce rimedi e innovazioni che si possono sintetizzare con la parola phytoremediation.

La fase di sperimentazione dirà quali piantumazioni saranno più appropriate ma già si può pensare ad alcune scelte: querce, pioppi, salici, taxodium, helianthus, girasoli, eichornia. Non la canapa che al momento non dimostra risultati eccellenti su questo tipo di operazione. Anche l'elemento acqua sarà determinante in questo progetto che si basa sulla previsione di una continua attività di phytoremediation unita al pompaggio della falda contaminata, al trattamento dell'acqua e al suo riuso sia per il lavaggio del terreno insaturo contaminato, sia per la subirrigazione con tubi drenanti. Una sorta di prelievo, filtraggio e depurazione attraverso delle torri a cascata per eliminare le concentrazioni in eccedenza dei parametri critici. Per arrivare, infine, all'obiettivo più ambizioso: la foresta urbana, oltre a rappresentare un importante passo avanti dal punto di vista ambientale, dovrà diventare l'innesco di un processo virtuoso di attivazione sociale dell'area. E trasformare il quartiere delle ciminiere in un punto di ritrovo dove i cittadini possano riappropriarsi di una parte di città e viverla.
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