Isola pedonale con vista sul Castello, a Taranto è un successo

Corso Due Mari senza auto
Corso Due Mari senza auto
di Nicola SAMMALI
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Lunedì 18 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:26

Funziona l'isola pedonale in corso Due Mari a Taranto, soprattutto per pub, ristoranti e gelaterie affacciati sul ponte girevole, che hanno lavorato tantissimo. Davanti al Castello Aragonese, illuminato col tricolore, la movida estiva scorre ordinata, lenta, felice: c’era tanta gente sabato sera a godersi una passeggiata sul lungomare, a chiacchierare seduta guardando il canale navigabile. I tavoli sistemati a un passo dalla ringhiera erano pieni, per una cena a base di pesce, una pizza, o una birra fresca accompagnata dalla musica. L’atmosfera era davvero rilassata. 

L'area pedonale

L’area pedonale temporanea, solo per l’estate, è stata attivata dalla scorsa settimana, in corso Umberto, nel tratto tra via Margherita e corso Due Mari, e in corso Due Mari, nel tratto tra corso Umberto e via Matteotti. Le auto in entrata in città possono attraversare soltanto l’ultimo tratto di corso Due Mari, verso il monumento al Marinaio, per proseguire in direzione Rotonda: è l’unico passaggio percorribile dai mezzi a motore, necessario principalmente per consentire l’ingresso a Taranto a chi arriva dall’isola, ed è l’unica nota stonata però, perché se se ne potesse fare a meno il colpo d’occhio sarebbe ancora più incredibile. 
Chiuso al traffico, invece, il tratto tra via Pitagora e via Matteotti, e quello finale di corso Umberto, a partire da via Margherita. Anche l’ultimo isolato di via d’Aquino è pedonale, tra via Margherita e corso Due Mari: l’allestimento dei dehor favorisce la presenza di tantissimi giovani, ma ci sono anche famiglie e bambini. Le temperature gradevoli lasciano respirare, ed è piacevole camminare rilassati da un locale all’altro di una delle zone più belle di Taranto, certamente la più suggestiva. Ne approfittano i bambini, sotto gli occhi vigili dei genitori, per scorrazzare liberi e in sicurezza.

Ne trae giovamento anche l’economia: prendere soltanto un gelato per rinfrescarsi significa farsi qualche minuto di attesa in fila, pazientemente. A tarda sera, dopo i fuochi d’artificio per la festa della Madonna del Carmine, nessuno aveva voglia di tornare a casa, evidentemente: non ci sono limitazioni, come sta accadendo a Lecce, per esempio, sugli orari di chiusura, ma non c’è neppure quel caos che finisce per essere motivo di discussioni e di fastidio per i residenti. I camerieri possono attraversare la strada senza problemi, servendo ai tavoli sistemati con grande cura. Le luci basse si specchiano sull’acqua, in sottofondo si sentono dialoghi indistinti, risate, bicchieri che brindano. Sembra una festa. La gente apprezza, perché la vista ripaga. C’è poi chi ama camminare: il flusso continuo sul lungomare è costante. Qualcuno si ferma a dare un’occhiata alle bancarelle piene di oggetti che catturano l’attenzione anche dei bambini. La Rotonda è piena, c’è chi viaggia in monopattino. Il traffico è contenuto, tutto sommato. 

I turisti

Ci sono anche turisti, in maggioranza famiglie: sono persone che arrivano da fuori provincia, per lo più, è facile distinguere un accento diverso nella folla. Questo andare lenti e soddisfatti piace molto, si percepisce nell’aria. Lo stress del parcheggio è un lontano ricordo (almeno così in apparenza), e questo aspetto incide parecchio in positivo (nei mesi scorsi gli esercenti lamentavano numerose disdette delle prenotazioni a cena: chi non trovava un posto auto era costretto a rinunciare e andare via), ma ci sono più fattori che lo determinano: dai nuovi stalli (400) alla stazione Torpediniere, alla città che storicamente si svuota in questo periodo, con tantissimi residenti che si trasferiscono alle ville al mare. La presenza la settimana scorsa della nave scuola Palinuro della Marina Militare, ormeggiata alla banchina del Castello Aragonese, ha richiamato tantissimi curiosi e visitatori per uno spettacolo mozzafiato. Taranto è tutta da vivere, in tutte le sue peculiarità, in tutto il suo fascino.

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