Oggi in piazza la solidarietà al sindaco uscente di Taranto

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci
Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci
di Paola CASELLA
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Lunedì 22 Novembre 2021, 05:00

“L’abbraccio dei sostenitori a Rinaldo Melucci”. Questo il titolo della manifestazione organizzata per oggi pomeriggio in via Mignogna, a Taranto, cui dovrebbe partecipare anche l’onorevole Francesco Boccia del Partito Democratico per rilanciare la ricandidatura di Melucci alla guida di Palazzo di Città.  Alle 17.30 l'appuntamento con la manifestazione cittadina a sostegno del primo cittadino, "disarcionato" con le dimissioni depositate da 17 consiglieri comunali che hanno determinato lo scioglimento della massima assise. 

La solidarietà di "Azione"

E intanto al primo cittadino uscente apre ora anche il movimento politico "Azione".  «Al di là del giudizio sull’operato dell’Amministrazione Melucci - dice il vice segretario provinciale Mario Dinoi - è da condannare l’operazione trasformista che ha ispirato la sua caduta, ordita da parte di chi ha fatto parte integrante di quel governo e che, dunque, non si può tirare fuori. Non si fa cadere un’Amministrazione a quattro mesi e mezzo dalla sua scadenza naturale, a meno che le ragioni siano diverse da quelle proclamate. Noi di Azione guardiamo con attenzione al progetto dell’ex sindaco Melucci, bruscamente interrotto, ed affermiamo sin d’ora che, se vi saranno i presupposti per un percorso comune, lo sosterremo con lealtà e convinzione». 

Articolo Uno per Melucci


Nei giorni scorsi, nel corso di un incontro cui ha preso parte anche l’ex primo cittadino, è arrivato il sostegno a Melucci anche dai trentadue candidati della lista “+Centrosinistra # Emiliano”, promossa da Articolo Uno Taranto, che vede la partecipazione di rappresentanti dell’associazionismo locale, professionisti, insegnanti, impiegati. 
«Con loro – ha detto il consigliere del presidente Emiliano per l’attuazione del Piano Taranto Mino Borraccino - siamo già al lavoro, assieme al segretario provinciale Massimo Serio, per l’elaborazione definitiva del programma, col suo simbolo, che presto presenteremo ufficialmente alla città.

Naturalmente ribadiamo il nostro convinto sostegno a Melucci, per la grande serietà ed operosità con la quale ha condotto questi quattro anni di consigliatura. Si riparte, da dove, una congiura di Palazzo, ha interrotto la “Primavera tarantina” con la consapevolezza di essere dalla parte giusta». 

Le critiche dell'ex assessore 


Fa sentire la sua voce anche l’ex assessore comunale Annalisa Adamo, sostituita recentemente da Melucci, per ragioni di equilibrio politico proprio con i Federati che hanno ottenuto così più spazio per loro in giunta e nelle Partecipate.
«Condanno fermamente - scrive la Adamo - il metodo con cui si è dato seguito alla sfiducia nei confronti del sindaco Melucci, lo dico da avvocato e manager pubblico, lo dico da cittadina e da madre, lo dico da chi vive giornalmente la città e la politica, lo dico da donna delle istituzioni. Avrei capito - continua l’ex assessore comunale - la sfiducia all’esito di una discussione pubblica aperta, sincera, chiara fin dall’inizio della crisi ma non si possono minimamente avallare i giochi sotterranei e le macchinazioni di bassa lega di quanti hanno seduto al tavolo della maggioranza fino all’ultimo e hanno insistito per entrare con sempre più poteri. Peraltro il metodo ha indebolito totalmente i rilievi mossi, togliendo autorevolezza e fondamento alle questioni messe in rilievo, togliendo a tutti l’opportunità di più ampie valutazioni e soluzioni». Infine, l’invito a cambiare registro. «La vita pubblica - conclude l’ex assessore Adamo - esige idee e pensieri alla luce del sole anche nel dissenso, esige serietà e intransigenza, ma soprattutto un atteggiamento “compassionevole” nei confronti delle città che si amministrano e delle persone (tutte), non solo di quelle appartenenti al proprio “pacchetto” di elettori. Ho già detto, fin dai primi momenti che non era alle elezioni e alle spartizioni delle poltrone, che bisognava pensare ma alle nuove generazioni».

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