Ilva, il governo stanzia 300 milioni. De Vincenti: "Decreto per accelerare la cessione". Il piano di risanamento ambientale slitta di altri quattro mesi

Ilva, il governo stanzia 300 milioni. De Vincenti: "Decreto per accelerare la cessione". Il piano di risanamento ambientale slitta di altri quattro mesi
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Venerdì 4 Dicembre 2015, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 17:00

Il Consiglio dei Ministri ha disposto "uno stanziamento di 300 milioni che facilita il percorso di transizione" nella cessione di complessi aziendali del gruppo Ilva. Lo ha annunciato il sottosegretario Claudio De Vincenti in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. "Abbiamo varato un decreto legge che accelera la cessione a terzi dei complessi aziendali del gruppo Ilva. Il dl fissa al 30 giugno 2016 il termine per il completamento dell'operazione di trasferimento a una nuova compagine societaria per un futuro stabile di Ilva", ha spiegato De Vincenti al termine del Cdm annunciando che per Ilva "arriverà una nuova compagine societaria che consentirà di dare un futuro stabile, definitivo, di prospettiva industriale e risanamento ambientale".



I 300 milioni che saranno messi a disposizione dell'Amministrazione Straordinaria dell'Ilva per fare fronte alle immediate esigenze finanziarie nelle more delle procedure della cessione ai terzi, dovranno essere restituiti allo Stato maggiorati dagli interessi da parte del privato che rileverà il gruppo. E' quanto emerge dal comunicato del Governo emesso al termine del cdm. La previsione della restituzione con interessi fa del finanziamento un prestito ponte escludendo l'aiuto di Stato.

Il ministro dello sviluppo Guidi - "L'aggiudicatario verrà scelto tramite procedura a evidenza pubblica" e sarà "valutato in base alla bontà del progetto, con criteri di trasparenza". Così invece il ministro dello Sviluppo Federica Guidi in conferenza stampa sempre al termine del Consiglio dei ministri, con riferimento alla cessione a terzi dei complessi aziendali del gruppo Ilva. Quanto all'Aia, il piano di risanamento ambientale dell'Ilva viene prorogato al 31 dicembre 2016, ha annunciato lo stesso ministro Guidi. "L'Aia oggi rimane in vigore e viene procrastinata di pochi mesi per consentire nelle more la procedura di aggiudicazione attraverso procedura a evidenza pubblica e la presentazione di un nuovo piano aziendale che dovrà essere raccordato all'Aia", ha spiegato. "Abbiamo disposto la data del 30 giugno come data ultima per la scelta di un soggetto privato aggiudicatario, per arrivare a una cessione degli asset del gruppo Ilva oggi in amministrazione straordinaria, per dare un'accelerazione rispetto a una soluzione di rilancio industriale del gruppo", ha continuato il ministro Guidi. "Per accompagnare e sostenere questa accelerazione sono disposti 300 milioni di euro di finanziamento. Abbiamo previsto che il soggetto aggiudicatario, che sarà valutato anche dal punto di vista della proposta ambientale, nel momento in cui presenterà il nuovo piano industriale potrà presentare un nuovo piano Aia con la stessa procedura dell'Aia oggi esistente", ha specificato Guidi.

Il ministro all'ambiente Galetti - Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha invece sottolineato che "la parte ambientale resta un elemento determinante del salvataggio dell'Ilva" e "la posticipazione del termine di realizzazione del piano ambientale dal 4 agosto al 31 dicembre è dovuta dal fatto che il piano che presenterà l'aggiudicatario potrà portare modifiche al piano ambientale". Le modifiche, sottolinea, avverranno "con le stesse procedure della formazione del piano ambientale". "Ricordo che a tutt'oggi l'Ilva rispetta tutte le Bat (Best available technics, ndr): tutti i limiti di emissione europei oggi a Taranto sono rispettati", ha continuato Galletti. "Il piano di ambientalizzazione prevedeva degli step intermedi: uno di questi era la realizzazione dell'80% delle prescrizioni entro il 31 luglio 2015. Oggi possiamo dire con certezza, perché certificato dall'Ispra, che il primo step è rispettato", ha affermato.

Bonelli e i Verdi - "Mentre in questi giorni, a Taranto, è in corso una gravissima crisi ambientale, dovuta a numerosi sforamenti degli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) che stanno letteralmente "gassificando" i quartieri più prossimi all'Ilva, il ministro dell'Ambiente Galletti annuncia un decreto che, per l'ennesima volta, viola la costituzione, annullando il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini tarantini".

Lo dichiara Angelo Bonelli dei Verdi che conclude: "Un decreto che non solo proroga ulteriormente l'adozione delle misure ambientali da realizzare nello stabilimento Ilva ma che consente a chi acquisterà lo stabilimento di cambiare il piano ambientale, cedendo la sovranità popolare ad un privato che potrà decidere dell'ambiente e della salute".

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