Ex Ilva e inquinamento a Taranto, arriva la denuncia delle associazioni ad Alto commissariato Onu

Ex Ilva e inquinamento a Taranto, arriva la denuncia delle associazioni ad Alto commissariato Onu
Ex Ilva e inquinamento a Taranto, arriva la denuncia delle associazioni ad Alto commissariato Onu
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Giovedì 7 Ottobre 2021, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 13:37

Le associazioni Giustizia per Taranto e Legamjonici hanno presentato all’Alto commissariato delle Nazioni unite, “che ha anche il compito di prevenire le violazioni dei diritti umani e garantirne il rispetto”, una denuncia sull’inquinamento provocato da Acciaierie d’Italia, ex Ilva.

Taranto è in perenne emergenza sanitaria”, rilevano le due associazioni. “Dopo la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani (24 gennaio 2019) che ha condannato l’Italia per violazione del diritto alla salute dei cittadini di Taranto, lo Stato italiano - si legge nella denuncia - non ha ancora messo in atto azioni concrete a tutela della salute pubblica. Sull’operato del Governo italiano vigila il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa che, ancora oggi, attende azioni efficaci in rispetto della sentenza Cedu”.

Le due associazioni evidenziano che “il 22 settembre 2021 l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato le nuove linee guida sulla qualità dell’aria, per la prima volta rivolte a tutti i Paesi del mondo, con l’obiettivo di fornire parametri uniformi e molto più stringenti degli standard nazionali in particolare per inquinanti pericolosi come Pm2,5 e Pm10, per i quali, in realtà, non esistono limiti al di sotto dei quali si possono escludere effetti sulla salute”.

Giustizia per Taranto e Legamjonici affermano che “per massimizzare i benefici per la salute è necessario attuare misure per ridurre l’esposizione della popolazione agli inquinanti. Tale approccio - concludono - è fondamentale nei territori con alti livelli di inquinamento atmosferico, nei quali è peraltro urgente risolvere le disuguaglianze dovute a fattori socioeconomici, a maggiore vulnerabilità della popolazione residente e alle attività economiche”.

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