Iena dal cuore d’oro
Toffa: 337mila euro per i bimbi di Taranto

Iena dal cuore d’oro Toffa: 337mila euro per i bimbi di Taranto
di Alessandra MACCHITELLA
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Mercoledì 15 Marzo 2017, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 11:59
Oltre 337mila euro per i bambini malati di Taranto e in arrivo due pediatri per il reparto oncologico. Sono i soldi raccolti, fino a ieri, per l’iniziativa “Ie jesche pacce pe te” (matto per te). La “Iena” Nadia Toffa del famoso programma televisivo in onda su Italia Uno, ieri pomeriggio è stata nella città dei due mari per incontrare i tarantini e, soprattutto, Salvatore Cuttano, presidente del cda dell’istituto di vigilanza Vis Spa, il vincitore dell’asta di “eBay.it” della maglietta da lei indossata e firmata, aggiudicata per la cifra di 10.500 euro.
A due passi dal siderurgico, nel teatro Tatà, si è svolta una conferenza per riportare i dati della raccolta fondi per il reparto di pediatria dell’ospedale Santissima Annunziata. Tutto è partito per caso, la conduttrice impegnata nella realizzazione di un servizio nel quartiere è entrata nello storico bar di piazza Gesù Divin Lavoratore e il titolare Ignazio D’Andria le ha donato la maglietta, poi indossata in trasmissione. Il “Minibar” insieme all’associazione onlus “Arcobaleno nel cuore” ha così promosso la raccolta con la vendita della t-shirt con la scritta in dialetto tarantino. «Sono molto emozionata – ha dichiarato Nadia Toffa – tutto è nato dalla gente dei Tamburi, ho indossato la maglia in studio per un gesto di vicinanza morale. È triste che siano le persone a doversi preoccupare dei propri bambini e salvare certe situazioni ma va bene anche così, almeno state alzando la voce. Non mi aspettavo tutto questo riscontro, con i 337.905 euro raccolti si può fare tanto, anche coprire le spese per un anno di assunzione di due pediatri oncologici. Il mezzo televisivo ha fatto arrivare la storia dei bambini di Taranto anche in posti lontani». La piccola Gabriella che conosce a memoria i termini della chemioterapia ha scatenato in tutta Italia una gara di solidarietà, “vinta” proprio da un tarantino. Una società di Torino è arrivata seconda per la cifra di 10mila euro che ha deciso comunque di devolvere. «La malattia non è normale, soprattutto nei bambini – ha aggiunto Toffa – rendiamo normale almeno la sua cura». Ignazio D’Andria, titolare del bar ha raccontato: «Abbiamo deciso di fare beneficenza prima con 6 magliette e il 31 dicembre c’è stato il primo carico di 95, ricordo con commozione un bambino che ha rotto il suo salvadanaio per comprarla».
 Presente all’incontro anche il direttore generale dell’Asl Stefano Rossi che ha annunciato: «Oggi l’Asl ha deliberato l’avviso pubblico per due pediatri con specializzazione oncologica. Abbiamo anche preparato una bozza per un protocollo d’intesa, accettiamo queste risorse di buon grado, immagino già i due pediatri con il camice bianco e una spilla con la ormai celebre scritta. La viralità ha aiutato una bella iniziativa in cui ha vinto il grande cuore tarantino». Altri numeri, aggiornati al 10 marzo 2017, sono stati forniti nel corso dell’incontro: sono 11mila le maglie acquistate, 5000 i bonifici effettuati da tutta Italia, 100mila euro è il valore delle maglie distribuite nella sede di piazza Gesù Divin Lavoratore, 1500 le prenotazioni, 25 i volontari coinvolti nell’iniziativa, 4 le ditte tarantine fornitrici delle maglie. Le donazioni giungono da tutta l’Italia, da Pordenone a Trapani. Anche Teleperformance ha dato il suo contributo con un assegno di 3630 euro grazie alla prenotazione di 360 maglie. Dopo la conferenza la Iena si è trasferita nella piazza del quartiere, accolta da una folla di persone e bambini con i palloncini colorati con l’immancabile scritta “Ie jesche pacce pe te”. La maglietta si può acquistare al costo di 15 euro al “Mini Bar” o su Internet alla pagina Facebook “iejeschepaccepete”. Nadia Toffa, ieri indiscussa paladina di Taranto, ha concluso: «Sono anni che vi tartassano. Faccio un appello al Governo per far sì che sblocchi i soldi, aumenti l’assistenza per i tanti malati e dopo 10 decreti salva Ilva ne faccia uno salva Taranto».
 
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