I bambini dei Tamburi canteranno la Traviata

I bambini dei Tamburi canteranno la Traviata
di Azzurra CONVERTINO
3 Minuti di Lettura
Martedì 3 Ottobre 2017, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 14:02
La musica come mezzo e non come scopo. Un progetto sociale mirato ai ragazzi, in particolare quelli delle periferie. Si chiama “Avli…(il contrario dell’Ilva), perché la musica capovolge i cuori”.
È il progetto che ha vinto il bando Siae-sillumina e che vede protagonista la cooperativa sociale Lams di Matera con sede operativa anche a Taranto in partenariato con l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G.Paisiello”, l’associazione MusicaInGioco e il Comune di Taranto. Il partenariato si estende poi agli istituti che saranno parte attiva del progetto.
Avli consiste nel proseguire l’esperienza tarantina del Sistema Abreu iniziata già sei anni fa ad opera del Lams. Gli attori principali sono stati dal 2011 gli studenti dell’Istituto “Paisiello” diplomati o laureati che, finito il loro corso di studi, hanno iniziato immediatamente a lavorare con i più piccoli. Il Sistema Abreu però si allontana dalla didattica tradizionale e riesce a coinvolgere ragazzi di un range d’età molto vasto riunendoli in formazioni. Poca teoria e molta pratica per gli studenti che iniziano dal primo giorno a suonare in orchestra pur conoscendo appena il loro strumento.
Il Sistema Abreu verrà utilizzato nelle tante iniziative che prevede Avli. Prima tra tutte è la creazione di orchestre giovanili e infantili nel Centro della cultura e dell’infanzia di via Pisa e nell’istituto comprensivo Vico de Carolis dei Tamburi. L’iniziativa “Una band per le case bianche” con l’Odv “Noi e voi” di Paolo Sesto con Don Francesco Mitidieri sperimenterà questa metodica con i carcerati.
Avli proseguirà con altre iniziative: il primo concorso di composizione rivolta ad orchestre di bambini (musica composta per i bambini), laboratorio di improvvisazione e Opera Kids, un’opera allestita e cantata dai bambini. È la Traviata di Verdi l’opera prescelta per questa sperimentazione.
I ragazzi organizzeranno scene, costumi, musica, interpretazione. Suoneranno, canteranno, reciteranno e danzeranno.
 
Il bando Siae è destinato alle periferie sociali.
Gli scopi del progetto sono molteplici: prevenzione, cancellazione del disagio sociale, creazione di forme alternative alla detenzione, creazione di un’identità musicale che l’Italia ha perso.
Ma grandiosi sono i risultati sulla lotta alla dispersione scolastica. Il Sistema Abreu è nato 40 anni fa in Venezuela ed è arrivato in Italia con il maestro Claudio Abbado e grazie al suo carisma trascinante è stato replicato in varie regioni. Ma a Taranto questa didattica non è stata un evento sporadico, bensì una radicazione che ha prodotto le ramificazioni che oggi, grazie ad Avli, possiamo sperimentare.
Taranto è stata città pioniere d’Italia dal 2011. Il primo anno gli studenti erano 25, dopo soli 3 mesi si sono esibiliti al teatro Petruzzelli, era agli inizi del 2012. ll 21 giugno 2014 in Villa peripato c’era un’orchestra di 960 bambini provenienti da tutta la Puglia e dalla Basilicata: l’evento più grande a livello nazionale che si è fatto nell’ambito del sistema Abreu.
Giuditta Giovinazzi, violoncellista, è stata una delle prime musiciste ad intraprendere il percorso del Lams all’interno del Sistema Abreu: «Didatticamente bisogna essere molto più elastici - spiega - coinvolgere i ragazzi dal punto di vista dell’imitazione, del ritmo con la body percussion, con il canto. Abbiamo bimbi dalla terza elementare alla terza media: un range grande che ha bisogno di un linguaggio comune ad una fascia d’età così ampia. Socialmente è utilissimo perchè i ragazzi dal primo giorno imparano ad avere rispetto per lo strumento, a custodirlo con cura, capiscono la gerarchia dell’orchestra e il bene comune facendo musica insieme».

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA