Due medici se ne vanno, chiude la Guardia medica per due Comuni

Due medici se ne vanno, chiude la Guardia medica per due Comuni
di Raffaele CONTE
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Giovedì 2 Dicembre 2021, 05:00

Chiude per carenza di medici il servizio di Continuità Assistenziale con sede a San Marzano di San Giuseppe.

Allarme rosso anche per i cittadini di Fragagnano che ne fruiscono in quanto Comune territorialmente vicino (dista tre chilometri). L’attività sanitaria è stata già sospesa da ieri sera e lo sarà anche oggi e domani. Il disagio non dovrebbe esserci nei pre-festivi e festivi, ma non vi sono certezze. In caso di urgenze nei giorni di inattività, i cittadini di San Marzano potranno chiamare la Guardia Medica di Grottaglie, i residenti di Fragagnano invece la sede di Sava e Lizzano.

Il caso

L’improvvisa criticità si è venuta a creare perché due dei tre medici in turnazione hanno dato seguito alla legittima esecuzione del bando di mobilità volontaria, passando direttamente nel profilo di Medicina Generale a Taranto e Grottaglie. Attualmente, quindi, v’è solo la disponibilità operativa di un medico, il dottor Emanuele Volpe, il quale, per non lasciare la postazione sguarnita, dovrebbe farsi carico di turni più lunghi. Il diretto interessato non si sottrae alla nuova incombenza. «Non faccio altro - dice - che mettere a disposizione il mio ruolo e il mio impegno per il bene del paziente. È la nostra missione». 
Dal Distretto Socio-Sanitario Sei, diretto dalla dottoressa Giuseppina Ronzino, si stanno dando un gran daffare per il reperimento di personale integrativo. Si è allertata anche la dirigenza apicale dell’Asl Taranto, facendo appello all’appropriatezza di una risposta da parte di tutti i medici di Medicina Generale e della Continuità Assistenziale della provincia jonica. Sono in corso riunioni e incontri sia in presenza che in video conferenza per richiamare solidarietà deontologica ed etica verso un’emergenza. 
Che non è l’unica, l’ultima ha interessato Statte, e viene da lontano aggravandosi anno dopo anno per la diffusa carenza di medici che, sostanzialmente, è frutto delle scelte nazionali degli ultimi vent’anni. Certo, non bisogna farsi illusioni perché non vi è una soluzione rapida, ma ci vuole volontà politica per affrontare la situazione della copertura nel servizio di Guardia Medica. Dopotutto, la ripartenza assistenziale in terra jonica non può che avvenire dai servizi di base. Lo si è sperimentato durante i mesi durissimi della pandemia di Covid-19. Certo, il servizio sanitario è sotto pressione costante, ma urgono scelte coraggiose per introdurre forti elementi di innovazione e differente riorganizzazione giacchè quella attuale è in palese difficoltà. Inutile giraci attorno: vi sono stati troppi medici andati in pensione e non sostituiti. 
Il dottor Cosimo Nume, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Taranto, il 6 luglio scorso, con nota indirizzata all’Asl ed a varie istituzioni, aveva già anticipato preoccupazioni sulla carenza di personale medico. Il cui persistere avrebbe avuto “pesantissime ricadute sulla capillarità e universalità dell’assistenza”. Il dottor Nume elencava 46 medici in meno di medicina generale entro quest’anno, che diventeranno 99 entro il 2023. E sono solo 42 coloro che termineranno il corso di formazione specialistica in Medicina Generale. A ciò v’è da aggiungere la ‘fuga’ da Taranto e dalla Puglia di tanti medici vincitori di concorsi per specializzazioni. E dalla Slovenia arrivano richieste di assunzione per differenti professionalità sanitarie con allettanti offerte economiche.
Ecco, l’aspetto retributivo è un elemento da non sottovalutare che il sindaco di San Marzano, dottor Giuseppe Tarantino, racchiude nel sostantivo “opportunità”. Secondo il primo cittadino, «bisogna creare interesse nello svolgere il servizio di Continuità Assistenziale». Intanto, riguardo il gravoso problema abbattutosi sulla sua città spiega che «oggi riunirà i capigruppo consiliari per informarli sulla vicenda». Il fine sarà «la redazione di apposito dispositivo chiedente il celere e totale ripristino delle turnazioni di Guardia Medica». La determina, verrà indirizzata al direttore generale dell’Asl, Stefano Rossi. E, successivamente, è probabile che venga interessato anche il prefetto di Taranto, Demetrio Martino. 

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