Dalla Puglia alle foto a colori nello spazio: tra i progettisti del super telescopio c'è un ingegnere pugliese

Dalla Puglia alle foto a colori nello spazio: tra i progettisti del super telescopio c'è un ingegnere pugliese
di Giuseppe ANDRIANI
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Mercoledì 13 Luglio 2022, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:54

Ci sono anche gli studi di un pugliese, Giuseppe Cataldo, 36 anni, di Lizzano, un paesino sul mare a pochi chilometri da Taranto, nelle foto che permettono al mondo di conoscere l'universo "a pieni colori". Cataldo, ingegnere assunto dalla Nasa da oltre dieci anni, è tra i progettisti del telescopio spaziale James Webb, sviluppato in circa venti anni di lavoro. Aveva già anticipato qualcosa il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, mostrando la prima immagine dello spazio a "pieni colori" con il programma nato in collaborazione tra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l'Agenzia spaziale canadese (Csa).  

 

Dopo l'immagine a infrarossi più profonda e nitida mai scattata dell'Universo lontano, realizzata in appena 12,5 ore, presentata due giorni fa, ieri la prima immagine presentata è stata lo 'spettrò, ossia la composizione chimico fisica con un dettaglio senza precedenti, di un pianeta esterno al Sistema, simile a Giove ma molto più caldo e distante 1.150 anni luce. «Assistere a un momento come questo è un'opportunità fantastica che arriva una volta nella vita perché cambierà il modo con cui conosciamo l'universo», ha commentato Josef Aschbacher, direttore generale dell'Esa.

Protagonista della seconda immagine è stata invece la nebulosa NGC 3132 e conosciuta informalmente come la Nebulosa dell'Anello Meridionale, distante circa 2500 anni luce. Qui, i potenti occhi a infrarossi di Webb mostrano per la prima volta una seconda stella morente, una chiara dimostrazione dell'enorme progresso reso possibile da questo nuovo telescopio spaziale che è una sorta di erede di Hubble messo in orbita 32 anni fa. Terzo scatto presentato (oltre 150 milioni di pixel e quasi 1.000 porzioni di fotografie separate), è stato lo spettacolare 'Stephan's Quintet', un noto quintetto di galassie molto vicine tra loro di cui sono ben visibili dettagli finora impossibili da vedere anche grazie ai potenti strumenti infrarossi del Webb. Scatto che parla un pò italiano.

Chi è Giuseppe Cataldo, l'ingegnere Nasa pugliese

C'è il lavoro di Giuseppe Cataldo e c'è quello realizzato dall'azienda Leonardo negli stabilimenti di Campi Bisenzio (Firenze) per lo spettrometro infrarosso Nirspec, lo strumento che serve per la messa a fuoco ottimale. Nove dei 266 programmi prescelti per il primo anno di osservazioni scientifiche del nuovo telescopio saranno guidate da ricercatori italiani. Nella progettazione del James Webb Space Telescope, però, c'è tutto l'ingegno di Giuseppe Cataldo. È partito da Lizzano, si è diplomato a Sava, tutto nel tarantino. Poi è emigrato, come tanti ragazzi, per motivi di studio a Milano.

Prima l'università statale, poi il Politecnico. Assunto dalla Nasa prima ancora della laurea, ha lavorato al centro Goddard, ha seguito un dottorato a Cambridge e attualmente lavora al centro Goddard della NASA. Segni particolari? Si gode il momento in America, ma non ha mai nascosto che un giorno gli piacerebbe tornare in Italia e insegnare in università. Intanto è anche grazie a lui se possiamo guardare l'universo a colori.

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