Baby vandali in azione, danneggiato il monumento ai caduti

Baby vandali in azione, danneggiato il monumento ai caduti
di Nazareno DINOI
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Domenica 3 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:36

Da oltre mezzo secolo in posa, una delle tre statue di bronzo del monumento ai caduti di Manduria, quella che simboleggia il lavoratore a riposo, è stata vandalizzata e depredata da un gruppo di ragazzini di cui al momento non è nota l’identità. Sotto gli occhi di tanti e senza che nessuno intervenisse (il monumento in questione si trova nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele, proprio all’ingresso dei giardini pubblici della città Messapica), i piccoli vandali hanno divelto il grosso martello spezzandone il manico nella parte evidentemente più usurata. Con quel «trofeo» gli autori dello sfregio sono andati in giro per il centro cittadino sino quando non sono stati fermati da un consigliere comunale che ha riconosciuto il reperto togliendolo dalle mani dei bulli che avrebbero anche tentato resistenza.

L'allarme

L’amministratore che preferisce restare anonimo, ha chiamato i responsabili dei lavori pubblici i quali hanno preso in consegna il pesante martello che dovrà essere ora restaurato e posizionato nel suo posto d’origine.
La statua in questione che presenta cedimenti in più parti, era stata recentemente oggetto di un intervento di saldatura di una lesione comparsa su un avambraccio del lavoratore seduto sull’incudine. Nel 2014 sempre la stessa statua era stata smontata e portata in un’officina del posto per essere consolidata alla basa che presentava pericolose lesioni.
Il monumento con il caratteristico arco di tufi di carparo, è composto da tre statue di bronzo a grandezza naturale che simboleggiano rispettivamente «il lavoratore del braccio» preso di mira dai piccoli vandali, il «lavoratore del pensiero» e il soldato caduto in battaglia. Da oltre due anni i grossi libri posti ai piedi del «lavoratore del pensiero» furono trovati smontati lasciati vicino all’opera e fortunatamente recuperati.
Il monumento è stato progettato nel 1949 dallo scultore Vito Antonio De Bellis su commissione dell’Associazione nazionale combattenti e inaugurato nel 1066.
Il minorenne sorpreso con il martello nelle mani, evidentemente ignaro del grave gesto, sarebbe stato riconosciuto dal consigliere comunale che si dice pronto a formalizzare una denuncia alle forze dall’ordine al fine di individuarlo e comunicare il grave fatto alla famiglia che potrebbe rispondere del danno. 

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