Giochi del Mediterraneo a Taranto, il sindaco Melucci: «Si riprenda il cammino in armonia»

Il sindaco Melucci nel suo intervento in Montenegro
Il sindaco Melucci nel suo intervento in Montenegro
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Domenica 23 Aprile 2023, 06:00

Un cammino da riprendere «in armonia». La partita delle polemiche è al fischio finale. Almeno per le istituzioni, in particolare per il Comune di Taranto. Il sindaco Rinaldo Melucci è tornato a parlare dei Giochi del Mediterraneo 2026. «Attendiamo con fiducia il commissario e i fondi, tutto il Mediterraneo ci osserva, con Governo e Regione non falliremo, sarà una grande svolta per Taranto», è la sintesi dell’intervento del primo cittadino. 

L'intervento del primo cittadino


Un’occasione troppo importante per il capoluogo jonico, non si possono alimentare fuochi incrociati tra centrodestra e centrosinistra. Anche se si è deciso di creare una struttura commissariale per la gestione della fase propedeutica alla manifestazione. 
Così il primo cittadino è nuovamente intervenuto, ancora una volta con toni improntati alla massima collaborazione sull’asse Roma-Bari-Taranto. Collaborazione che si riscontra anche a livello internazionale.

La delegazione in Montenegro

Tra gli impegni ufficiali previsti a livello internazionale sulla strada per i XX Giochi del Mediterraneo, una delegazione del comitato organizzatore di Taranto 2026 è stata invitata a partecipare ai lavori del seminario sulle valutazioni tecniche e le rendicontazioni generali relative all’ultima edizione, come è noto tenutasi a Orano in Algeria l’estate scorsa.
All’appuntamento organizzato a Podgorica, la capitale del Montenegro, paese membro dell’International Commitee for the Mediterranean Games, ha partecipato anche il sindaco del Comune di Taranto e presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci, alla presenza, tra le altre autorità, del ministro per lo Sport e la Gioventù montenegrino Vasilije Lalosevic.

Le dichiarazioni


«È evidente che i paesi membri e le federazioni internazionali nutrono grandi aspettative su Taranto 2026 e la capacità dell’Italia - ha dichiarato a margine dei lavori il presidente del comitato organizzatore Rinaldo Melucci -, nonostante le difficoltà fisiologiche di queste grandi manifestazioni e qualche amarezza, restiamo tutti fiduciosi ed entusiasti, a leggere i dati ed i trend delle altre edizioni, sarà un’opportunità enorme per l’area ionica, la considerazione dei partner stranieri verrà certamente ripagata». 

L'aggiornamento dei lavori


Nel corso della due giorni di confronto con le commissioni composte dai delegati dei 26 Paesi che compongono l’organizzazione internazionale dei Giochi, il comitato di Taranto 2026 ha potuto aggiornare agli stakeholder del mondo dello sport lo stato dell’arte dei propri dossier su impianti e infrastrutture, sui piani per le operazioni e la comunicazione, sulla programmazione dei volontari e le altre iniziative relative all’organizzazione e ai regolamenti interni. 
Nel contempo, è stata formalmente annunciata l’intenzione del Governo italiano di provvedere ad un organismo commissariale che possa dare rapida copertura finanziaria e semplificazione normativa ai numerosi progetti in rampa di lancio, per Taranto e gli altri comuni jonico-salentini presumibilmente coinvolti.

L'appello di Melucci 


«Dobbiamo correre - ha commentato ancora Melucci - ma almeno per i progetti relativi alla città ospitante, il capoluogo ionico, siamo in una fase più avanzata, penso allo stadio di atletica, allo stadio di calcio, allo stadio del nuoto e al centro nautico. Mi auguro davvero che con il supporto del Governo e della Regione Puglia si faccia presto chiarezza sui compiti e gli strumenti del commissario, si liberino con la massima sollecitudine tutti i fondi necessari, come da quadri esigenziali aggiornati, e si riprenda in armonia il cammino, lo dobbiamo a Taranto e all’Italia».
In Montenegro i team dei comitati organizzatori di Orano 2022 e Taranto 2026 hanno avuto anche modo di condividere direttamente informazioni ed esperienze volte al miglioramento delle procedure in itinere per la prossima edizione, incluse quelle riferibili all’accoglienza ed ai cosiddetti test event. 

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