Giochi del Mediterraneo, rassicurazioni sui tempi: «Taranto non è in ritardo»

L'assemblea di ieri mattina
L'assemblea di ieri mattina
di Domenico PALMIOTTI
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Domenica 13 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:46

I tempi stretti, tre anni, per la progettazione e la costruzione degli impianti sportivi che ospiteranno i Giochi del Mediterraneo a Taranto a giugno 2026, non preoccupano Davide Tizzano, presidente del Comitato internazionale della manifestazione (Cijm), ex azzurro di canottaggio, bicampione olimpico con l’oro a Seul 1988 e ad Atlanta 1996. Nè lo impensieriscono le risorse, che, seppur deliberate (150 milioni di euro), non sono ancora materialmente disponibili.

L'assemblea internazionale

«La partenza di quest’assemblea - dice Tizzano, che ieri era al circolo ufficiali della Marina per l’assemblea, delegati in sala e coreografia di 26 bandiere sul palco della presidenza - vuole marcare un tabellino di marcia che ci vedrà impegnati nei prossimi quattro anni. Il mio impegno è quello di coinvolgere al massimo le istituzioni per velocizzare il più possibile. Noi veniamo da un’esperienza in Algeria dove, a due anni dai Giochi, non c’era niente e ad un anno dai Giochi c’era metà». 
Nei mesi scorsi, infatti, la città algerina di Orano, da cui Taranto ha ricevuto la bandiera come staffetta, ha ospitato la diciannovesima edizione dell’evento. 
In Algeria, osserva Tizzano, «abbiamo fatto una bella esperienza di ritardo, così come è stato per i Giochi delle Universiadi a Napoli, dove io ero direttore sport e sono entrato in carica a 150 giorni dalla cerimonia di apertura. Potete immaginare quindi. Quattro anni per me è una passeggiata di salute» afferma Tizzano a proposito del tempo che c’è a disposizione a Taranto. E nei quattro anni ingloba il 2026, anche se la prima parte di quest’anno dovrebbe vedere gli impianti già finiti per svolgere i test eventi. 
«Non sottovalutiamo nulla. Chiaramente - evidenzia Tizzano - saremo elastici. Se alcuni impianti non saranno pronti, vuol dire che cambieremo il programma tecnico. Non è che impazziamo».

I finanziamenti


Nodo risorse. Che è doppio come vedremo. 
Un emendamento parlamentare presentato a marzo in commissione Bilancio al Senato al decreto Sostegni Ter ha previsto per Taranto 150 milioni di euro affinchè possa organizzare i Giochi. 
Sono risorse per costruire e ristrutturare l’impiantistica ma non s’è visto ancora nulla perchè si attende un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. A ciò si aggiunga che l’iniziale master plan dei Giochi viaggiava sui 280 milioni di fabbisogno ed Asset Puglia adesso stima che ai 150 del Sostegni Ter bisognerà aggiungerne un altro centinaio. Che peró non ci sono. 
Nemmeno come individuazione di massima. Anche se c’è la volontà, della Regione Puglia soprattutto, di intervenire al riguardo. 
«Siamo qui - rileva nella sua analisi il presidente Tizzano - per iniziare il cammino che ci porterà ai Giochi del Mediterraneo a Taranto nel 2026 e sono molto orgoglioso, come italiano e come presidente, dell’accoglienza che tutte le delegazioni hanno ricevuto e del calore che stiamo sentendo. Siamo qui proprio per questo: stabilizzare la parte delle risorse che sono già a bilancio, devono essere solo formalizzate. La Regione ha già stanziato dei primi fondi e anche il Coni tramite il Governo». 
Si tratta di «un milione e mezzo circa.

Più o meno - spiega il presidente del comitato internazionale della manifestazione - il Comitato ha già in dotazione due milioni di euro. Per quanto riguarda la progettazione ci siamo. Ma è molto importante aver anche inaugurato una sede. Se non c’è una casa, la famiglia non puó esistere. Il Comune ha messo a disposizione il piano terra di una bella struttura di circa 150 metri quadrati. E siamo a Taranto con l’assemblea generale proprio per far partire la macchina organizzativa. I Giochi del Mediterraneo - rileva il presidente - non sono solo sport, sono anche immagine di un territorio, di una città, di un’organizzazione anche politica direi. L’eredità che lasceranno questi Giochi non sarà solo degli impianti ristrutturati o costruiti come la piscina olimpionica, il circolo nautico e lo stadio per il calcio e per gli eventi. Rimane anche un’eredità di organizzazione, una rete di professionalità che resta sul territori.. .Noi contiamo molto anche sui volontari - rileva Tizzano - e stiamo avendo una grandissima risposta da parte delle ragazze e dei ragazzi tarantini. Della città come dei comuni limitrofi. Abbiamo avuto un surplus di adesioni».

Il confronto


Più risorse per le Olimpiadi di Milano-Cortina, anch’esse nel 2026, e meno attenzioni, non solo finanziarie, per i Giochi del Mediterraneo di Taranto? 
«Ma certamente» - risponde il presidente del comitato internazionale «Le Olimpiadi - aggiunge - coinvolgono 200 Nazioni, qui sono 26, il taglio é diverso. Sponsor? Noi non ci muoviamo. Noi siamo la confederazione ed è compito del comitato locale organizzare ed allestire. A noi spetta controllare e sostenere. Abbiamo scelto questa data - evidenzia infine Tizzano in riferimento all’assemblea generale cominciata già l’altro ieri - che sembra lontana rispetto ai Giochi, ma era fondamentale entrare nella parte emozionale. Così la città inizia a vivere. Abbiamo avuto molti presidenti di comitati olimpici, molti segretari generali e capo missione che normalmente seguono le squadre delle Olimpiadi. È una platea qualificata che sta dando un feedback molto importante. Sono tutti molto contenti». 

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