Ginosa, la strada cambia nome: dall'imprenditore vicino a Cosa Nostra e Falcone e Borsellino

Ginosa, la strada cambia nome: dall'imprenditore vicino a Cosa Nostra e Falcone e Borsellino
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Sabato 23 Luglio 2022, 16:29

La mafia e il suo immaginario si combattono anche con il nome di strada. Un atto simbolico ma non troppo.
Da domani, infatti, il sottopasso di Ginosa Marina, piccolo centro turistico in provincia di Taranto, non sarà più intitolato Pietro Sorci, siciliano ritenuto vicino a Cosa nostra e morto alcuni anni fa ma ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
La decisione è stata presa dal sindaco, Vito Parisi, che domani, alle 20, presiederà la cerimonia a cui parteciperà anche Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione Caponnetto ed ex Presidente del Parco dei Nebrodi, scampato a un attentato mafioso. La cerimonia si terrà nell'ambito del Magna Grecia Awards&Fest 2022.

Chi era il possidente siciliano a cui è dedicata la via

«Una delle vie di accesso al mare di Ginosa Marina era stata intitolata anni fa a Pietro Sorci, un siciliano molto ricco, un possidente, che negli anni Cinquanta era stato costretto a lasciare la Sicilia, per andare al confino qui in Puglia, a Ginosa. Era fratello di un uomo di Cosa nostra. Negli ultimi anni, prima di morire, aveva donato al comune dei terreni, ad esempio la zona in cui è stato fatto il sottopasso che porta al mare che poi gli è stata intitolata con una targa, seppure non in maniera formale, proprio per la sua vicinanza a Cosa nostra».

Il sindaco: il percorso per ripulire l'immaginario dalla criminalità

«Da qualche anno, anche grazie al Magna Grecia Awards - prosegue il sindaco -abbiamo iniziato un percorso di contrasto alla criminalità organizzata, anche coinvolgendo le scuole e abbiamo così scoperto che in realtà era stata solo apposta una targa a nome di Pietro Sorci, non era una intitolazione formale.

Così abbiamo fatto un cambio di percorso, da un sottopasso intitolato a un mafioso ai giudici Falcone e Borsellino» «È un segnale forte contro la mafia - dice il sindaco - di fatto siamo uno di quei territori in cui purtroppo negli anni personalità del genere erano accettate. Io personalmente ho ricevuto chiamate per sentirmi dire: 'State sbagliando a cambiare il nome al sottopasso perché Sorci era una brava persona. Salutava semprè. Ma per noi è un segnale importante». E annuncia che «a settembre inaugureremo un murales con i visi sorridenti dei due giudici uccisi

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